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MILANO, 10 APRILE 2012 – Il tentato investimento da parte dell’ex tesoriere della Lega Nord, Francesco Belsito, non andò a buon fine, la banca tanzaniana respinse 4,5 milioni di euro ritenendo i soldi sporchi. Secondo i primi accertamenti, l’istituto di credito, per una questione di trasparenza bancaria, avrebbe congelato i fondi per più di un mese e restituiti al mittente, ovvero sul conto del Carroccio presso la banca di Aletti, senza che l’investimento avvenisse. Dalle indagini svolte finora emergerebbe che 1,2 milioni di euro sono stati investiti presso un fondo cipriota, di cui 850 mila euro sono stati riportati in Italia dopo che la vicenda è uscita fuori. Tra gli indagati ci sarebbero oltre a Belsito, Paolo Scala, un uomo d’affari; Stefano Bonet, consulente d’impresa. A Bologna si aprono le indagini in base alle denunce fatte da alcuni ex esponenti del partito che avrebbero parlato di irregolarità nei bilanci e di pagamenti in nero. E anche a Genova si è aperto un ulteriore fronte d’indagini sull’ipotesi di utilizzo indebito dei fondi della Lega [MORE]
e truffa ai danni dello Stato emerse da un intercettazione telefonica in cui Francesco Belsito dichiara di aver dato 50 mila euro all’attuale segretario ligure del partito per un posto nel cda di Fincantieri.
Giulia Cancedda
(fonte foto: ilcorrieredabruzzo.it)