Economia
Governo, Def: aspettative troppo ambiziose secondo la Banca d'Italia
ROMA, 04 OTTOBRE - La Banca d'Italia ritiene che le stime sulla crescita contenute nel Def siano troppo ambiziose, quasi irrealizzabili.[MORE]
L'Ufficio parlamentare di bilancio le definisce come eccessivamente ottimistiche; per la Corte dei Conti ci sarebbero rischi al ribasso. Dunque, il parere rilasciato ieri dalle tre istituzioni sembra sconvolgere le aspettative su cui il Governo ha costruito il suo impianto macroeconomico, stimando una crescita pari all'1% per il 2017.
"Nello scenario programmatico per il 2017, la dinamica del prodotto è significativamente maggiore di quella del quadro tendenziale. L'obiettivo è ambizioso", riferisce alla commissione Bilancio di Camera e Senato il vice direttore generale della Banca d'Italia, Luigi Federico Signorini.
“La riduzione della spesa è un risultato importante, è anzi indispensabile proseguire con sempre maggiore determinazione su questa strada, se si vogliono tenere i conti pubblici sotto controllo senza contare soltanto sul livello oggi eccezionalmente basso dei tassi di interesse e senza comprimere gli investimenti, il cui rilancio è invece necessario per la crescita", continua Signorini.
Anche la Corte dei Conti lancia un invito ad una maggiore prudenza: "Le risorse liberate da un più graduale processo di convergenza verso gli equilibri di bilancio siano destinate a interventi in grado di incidere sul potenziale di crescita del Paese", afferma il presidente Arturo Martucci di Scarfizzi che evidenzia l’esistenza di "potenziali elementi di fragilità del quadro economico che si riflettono sul percorso programmatico di finanza pubblica, con un rischio al ribasso" per le prospettive del Pil.
Le previsioni di crescita per il 2017, sostiene il presidente dell'Ufficio parlamentare di Bilancio Giuseppe Pisauro, "appaiono contrassegnate da un eccesso di ottimismo" e anche quelle per il 2018 appaiono fuorvianti rispetto alle stime dell'Ufficio parlamentare di bilancio.
Una sovrastima che, avverte, potrebbe spingere l'Upb "ad un esito non positivo del processo di validazione del quadro programmatico 2017 e, in particolare, delle stime di crescita del Pil per il prossimo anno, sia in termini reali che nominali". A rischio bocciatura, prosegue Pisauro, sarebbe anche la richiesta di maggiore flessibilità avanzata dal premier Renzi all'Ue per far fronte alle spese per migranti e terremoto.
Luna Isabella
(foto da ilcorsivoquotidiano.net)