Parola e Fede

L'uomo: a Sua immagine e somiglianza

Ma se Dio è perfetto, l'uomo è stato creato per essere perfetto come Lui? Alla domanda di Luigi oggi risponde don Flavio Placida, docente alla Pontificia Università Urbaniana di Roma.

D. Dio creò l’uomo a sua immagine e somiglianza – Cristo disse: Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste. Noi siamo stati creati per essere perfetti come Dio? Luigi da Milano

R. Carissimo Luigi, posso rispondere a queste tue domande con un’unica risposta. Come sai la nostra fede insegna e proclama che Dio ha creato tutte le cose, le quali hanno una loro propria bontà, una loro perfezione (E Dio vide che ciò era buono) e sono ordinate alla Sua gloria. L’uomo è il vertice dell’opera della creazione ed è la sola creatura che Dio ha voluto per se stessa. Creandolo a sua immagine e somiglianza, ha partecipato all’uomo le sue perfezioni in modo particolare: gli ha dato la dignità di persona, capace, pertanto, di conoscersi, possedersi, liberamente donarsi e di entrare in comunione con Dio condividendo la Sua stessa vita, nella conoscenza e nell’amore. L’immagine dice quindi la relazione di appartenenza particolare dell’uomo a Dio, ed è il segno della sua identità; la somiglianza dice, invece, la relazione che si stabilisce con Lui, nella verità dell’amore e della libertà.[MORE]

Già nell’AT troviamo l’espressione: “Siate santi, perché io, il Signore vostro Dio, sono santo”(Lv 19,2). Dio propone se stesso e il suo agire come unico modello di vita per il popolo dell’alleanza. La santità di Dio è amore verso tutti, senza alcuna distinzione. Infatti proseguendo nella lettura del capitolo sopra citato, Dio comanda di amare e osservare i suoi Comandamenti: la santità del culto, l’amore per i propri genitori, per il prossimo come se stessi, soprattutto il forestiero, il povero e chi si trova in situazione di malattia o debolezza (v. 18). L’amore è verso tutti indistintamente. Come si vede è un cammino di “imitazione di Dio”, anche se ancora non perfetto e assoluto.

Ma è in Cristo Gesù che noi cristiani realizziamo la perfezione della nostra umanità, imitando l’amore del Padre celeste. Poiché solo nel mistero del Verbo incarnato trova piena luce il mistero dell’uomo (Gaudium et spes 22), il nostro essere perfetti come è perfetto il Padre celeste consiste nel vivere la stessa vita di Gesù. Lui è l’Uomo Nuovo, il Nuovo Adamo, ovvero l’Uomo perfetto che ha restituito a noi, figli di Adamo, la somiglianza con Dio. Cristo Gesù è l’immagine visibile del Dio invisibile; Egli è la visibilizzazione della perfezione del Padre. Quanto più la nostra vita si conforma alle Beatitudini, che sono la vita di Gesù, tanto più realizziamo la nostra perfezione. Cristo è il dono di Dio, nello Spirito Santo, perché il mondo abbia la vita e l’abbia in abbondanza. Il cristiano ogni giorno deve morire alla propria superbia e concupiscenza, perché in Cristo e nello Spirito, diventi sempre più dono di amore per il mondo intero. Ecco allora la perfezione alla quale siamo chiamati: amare Dio offrendo non qualcosa ma il culto del nostro cuore, della nostra obbedienza; amare il prossimo non più come noi stessi, ma come Gesù ci ha amati, sacrificando se stesso per noi, che eravamo lontani da Dio, suoi nemici e suoi persecutori. Ecco allora il compimento della nostra vocazione: vivendo quotidianamente la vita di Gesù nelle nostre membra, diventiamo perfetti come Lui, che è il Figlio di Dio, Dio stesso.

Don Flavio Placida

Si ricorda che ognuno può porre i propri dubbi, i propri interrogativi scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica parolaefede@infooggi.it . Si cercherà di fornire a tutti una risposta.