Cronaca

L'ombra dei Casalesi dietro la discarica di Chiaiano. 17 arresti tra imprenditori e militari

 NAPOLI, 5 MARZO 2014 – E' di questo pomeriggio la notizia dell'arresto di 17 persone coinvolte nella realizzazione della discarica di Chiaiano, periferia nord della città. Le indagini sono state portate avanti dai carabinieri di Caserta e dal NOE di Napoli dal 2008 al 2013 ed hanno portato all'arresto di numerosi imprenditori nell'ambito del ciclo dei rifiuti in Campania.

Camorra ed imprenditoria napoletana, tra cui spicca il nome di Giuseppe Carandente Tartaglia, il quale negli anni ha avuto stretti legami con numerosi clan come i Casalesi ed i Nuvoletta. I reati contestati sono di diverso genere: attività di gestione di rifiuti non autorizzata, traffico illecito di rifiuti, associazione a delinquere di stampo camorristico, truffa aggravata, frode nelle pubbliche forniture, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale per aver agevolato il clan Zagaria. L'inchiesta ha portato alla luce numerose questioni che da tempo i comitati contro la discarica chiedevano a gran voce di essere ascoltati, infatti le loro denunce e gli scontri con la polizia nel periodo delle indagini sono stati provati soltanto oggi. [MORE]


La discarica di Chiaiano secondo questa indagine è stata realizzata con appalti truccati dalla camorra, facendo capo alle società Ibi Idrobioimpianti Spa e Edilcar, le quali hanno continuato a gestire l'area conseguendo profitti del tutto illeciti. L'intera discarica è stata costruita violando tutte le norme nazionali in materia, utilizzando materiale non idoneo come l'argilla mista a terreno ed argilla originaria di una cava non autorizzata.
I comitati antidiscarica hanno combattuto per anni contro la sua costruzione ed infine hanno ottenuto, con proteste e scontri con le forze dell'ordine la chiusura della cava mentre la magistratura soltanto oggi ha divulgato tutti i dettagli degli illeciti commessi in questi anni.

Fonte [Ansa] 

 

Nicoletta de Vita