L'Italia protagonista a Locarno con i fratelli De Serio
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
LOCARNO, 8 AGOSTO 2011 - Prosegue la 64° edizione del Festival di Locarno (3-13 agosto), con l'approdo dell'unica opera italiana in concorso. Si tratta di "Sette opere di misericordia", esordio al lungometraggio dei fratelli gemelli Gianluca e Massimiliano De Serio, già distintisi sulla scena internazionale per l'ampia ed apprezzata produzione di cortometraggi, documentari e videoinstallazioni. In particolare, i cortometraggi "Mio fratello Yang" (2004) e "Zakaria" (2005) sono stati entrambe nominati ai David di Donatello ed il secondo candidato agli European Academy Awards. [MORE]
"Sette opere di misericordia", interpretato da Roberto Herlitzka e Olimpia Melinte, stando alle dichiarazioni dei registi è un'opera sul contatto umano e sulla compassione tra persone in una società di abiezione. Il film, distribuito da Cinecittà Luce, è prodotto da Alessandro Borrelli per La Sarraz Pictures, in coproduzione con Elefant Films (Romania), con il supporto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Direzione Generale per il Cinema), in collaborazione con Rai Cinema, in associazione con FIP (Film Investimenti Piemonte), con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, con il supporto di Eurimages.
Il Concorso Internazionale si appresta intanto ad ospitare anche "Un amour de jeunesse", terzo lungometraggio della regista francese Mia Hansen-Løve, apprezzata di recente al Festival di Cannes con "Il padre dei miei figli", vincitore della sezione Un Certain Regard. Protagonista del film in rassegna a Locarno è Camille, adolescente perdutamente innamorata di Sullivan, che prima sembra ricambiarla con passione, poi decide di partire per un anno alla volta del Sudamerica, dando luogo ad una complicata relazione a distanza che metterà a dura prova i sentimenti di Camille. La regista l'ha definito un film "abitato dai sentimenti", ammettendo, rispetto ai precedenti, una più spiccata componente autobiografica.
Antonio Maiorino