L'intervento di Martorano alla Commissione consiliare: importante il contributo della Regione
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MATERA, 30 LUGLIO 2013 – Nel corso dei lavori della quarta Commissione consiliare, presieduta dal consigliere del Pd, l’assessore alla sanità, Attilio Martorano è intervento per ben chiarire gli eventi che nell’ultimo periodo hanno interessato la Regione.
“A seguito della manifestazione di interessi – ha detto - manifestata dalla Regione con la proposta alla Congregazione di assumere il fitto del ramo d’azienda, il giudice, questa la novità, in una interlocuzione con i rappresentanti regionali, ha proposto, a sua volta, la bontà di una procedura concorrenziale.
L’Ente, infatti, non è fallito, e può, quindi, badare alla gestione corrente, agli atti di ordinaria amministrazione, mentre per gli atti a carattere straordinario vi è la necessità dell’autorizzazione preventiva del giudice.
La verifica, secondo il giudice, va fatta sulla possibilità che vi sia qualcuno in grado di fornire migliori vantaggi per la gestione dell’ente.
Il giudice, pertanto, consiglia di esperire una procedura più ampia per garantire gli interessi dei creditori e poter verificare se vi sia qualcuno in grado di fornire garanzie migliori in tal senso”.
In particolare ha ricordato che: “Dopo questa prima fase sono sorte le apprensioni dei lavoratori e dei sindacati con l’equivoco sulla partecipazione, o meno della Regione, attraverso l’Asp, al bando di evidenza pubblica”.
L’assessore alla sanità ha, inoltre, ribadito con forza che la verifica sulle migliori condizioni non ci sarebbe stata se la Regione non avesse proceduto con la proposta preventiva in merito al fitto del ramo d’azienda.
Infatti, il giudice – ha rimarcato Martorano – ha ritenuto la proposta della Regione tecnicamente fondata con le giuste peculiarità nella procedura e con le relative sostanzialità.
Quello che sembra preoccupare è solamente la decisione del Comitato dei creditori che il 26 settembre valuterà il piano mentre le altre decisioni saranno prevalentemente di carattere politico.
È, infatti, compito della Regione committente verificare la qualità degli operatori. [MORE]