Cronaca

L'infermiere pediatrico, un nuovo ruolo?

CATANZARO, 28 NOVEMBRE 2013 - “Aggiornare gli infermieri dei reparti materno-infantili del territorio”, questo l’obiettivo del corso di Formazione per le Professioni Infermieristiche del Dipartimento Materno Infantile. L’evento ha avuto inizio lo scorso 27 Novembre all’Ospedale Pugliese di Catanzaro. L’appuntamento, il primo di dieci incontri, è stato realizzato nell’ambito del Progetto “Bambino Gesù Calabria”, e proseguirà fino al maggio del prossimo anno. Una quarantina i partecipanti, tra infermieri, medici e addetti ai lavori.

Il corso è stato introdotto dal dott. Massimo Rivosecchi, responsabile del progetto “Bambino Gesù Calabria”, che ha esordito sottolineando quanto “siano importanti la formazione e l’aggiornamento degli infermieri, componente essenziale di qualunque team e in particolare di quelli di chirurgia pediatrica”. A fare gli onori di casa il dott. Giuseppe Panella, responsabile per l’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio dello stesso progetto, che ha evidenziato quanto l’Azienda sia interessata a momenti di questo tipo”. Panella ha inoltre illustrato gli obiettivi e l’organizzazione della convenzione e dunque il rapporto che lega il nosocomio catanzarese e l’Ospedale pediatrico romano. All’incontro era presente anche il dott. Ivan Aloi, responsabile del “Centro delle Chirurgie Pediatriche”.

Al corso è intervenuto Daniele Fagioli, del coordinamento del sedi regionali del Bambino Gesù, che ha chiarito quale sarà il ruolo degli infermieri nel futuro della pediatria, e quali saranno i punti cardine della professione infermieristica. “Si va incontro alla standardizzazione, all'audit clinico e quindi alla verifica e al miglioramento continuo dell'assistenza - ha detto Fagioli - e verso una sempre più attenta gestione dell'evento avverso, verso l'analisi di mortalità e morbilità che definisce il percorso assistenziale del paziente pediatrico”. La competenza infermieristica, che definisce la managerialità dell'infermiere pediatrico, si esercita attraverso varie fasi che consentono la gestione, ad esempio, delle ferite chirurgiche e permettono la possibilità di stendere protocolli e procedure condivisibili. [MORE]

Anna Romano, posizione organizzativa del Dipartimento Integrazione e Tutela Maternità ed Infanzia del Pugliese-Ciaccio, è intervenuta sulla gestione integrata del personale in un dipartimento materno-infantile, concepito per integrare risorse umane multidisciplinari, sia intra che extraospedaliere.

Rosanna Santoro, Coordinatrice infermieristica della Pediatria ospedaliera del Pugliese Ciaccio, ha descritto l'organizzazione delle cure infermieristiche in pediatria: “è necessario partire dai bisogni del bambino - ha detto la Santoro - bambino che necessita di risposte personalizzate. Basti pensare all’ansia, al timore, alla percezione della tensione dei genitori”. La riduzione dell'ospedalizzazione, effettuata con strumenti di ricovero come day hospital ed osservazione breve, ha ridotto la percentuale di ricoveri impropri.

La coordinatrice infermieristica del Centro delle Chirurgie Pediatriche, Lucia Avati, ha infine descritto le nuove responsabilità dell'infermiere pediatrico, ormai “gestore” della degenza del bambino dall'ingresso alla dimissione. “Trasferire nelle altre realtà sanitarie il know-how che il Bambino Gesù ha acquisito negli anni - ha chiarito la Avati - è la mission della convenzione”. Nel corso dell’incontro è emerso che la cartella clinica integrata, la sistemazione logistica dell’ambulatorio e i nuovi sistemi informatici fanno ormai parte del patrimonio dell’azienda Pugliese Ciaccio. Infine, la Avati ha spiegato come sia importante la cultura dell’errore, che vuol dire “capacità di riconoscerlo ed elaborarlo come opportunità di crescita per un intero reparto”.

Il dg Elga Rizzo che ha seguito l’evento da Milano (dove sta frequentando un Master in Management Sanitario) si è detta molto orgogliosa della numerosa partecipazione al corso a testimonianza che, se pur lentamente, all’interno dell’Azienda Ospedaliera che ha l’onore di rappresentare, è sempre più numeroso il personale pronto a raccogliere la sfida di una rivoluzione culturale, consistente nel sapersi confrontare con professionisti provenienti da altre realtà ospedaliere. E’ ovvio, conclude, il dg Rizzo che non si sottrae al confronto chi già possiede un bagaglio professionale e culturale adeguato.

Il corso non finisce con la giornata di ieri, i partecipanti infatti si sono dati appuntamento al prossimo 18 dicembre.

 

Il Direttore Generale Avv. Elga Rizzo

(Notizia segnalata da Direzione Generale A.O.P.C.)