Estero

L'India, la Casa Bianca, e i rapporti incrinati

 WASHINGTON, 3 GENNAIO 2014 – I rapporti USA-India sembrano essersi seriamente incrinati, a seguito dell'arresto della vice console indiana Devyani Khobragade, avvenuto lo scorso 12 dicembre. La totale assenza di norme e cortesie, il completo disprezzo per le convenzioni diplomatiche e il trattamento umiliante subito dalla Khobragade ha scatenato l'ira funesta dell'India, e pare abbia portato alla luce la poca voglia di Washington di tenere sani e saldi rapporti importanti come quelli con l'India, cresciuti nel tempo dopo anni di duro lavoro.

I dirigenti politici della Casa Bianca non hanno mosso un dito, e anzi si dichiarano stupiti dalle reazioni di Nuova Delhi, nonostante il presidente Obama abbia definito i rapporti tra i due paesi come “il partenariato del 21° secolo”. Le relazioni hanno delle implicazioni a lungo termine, soprattutto per gli Stati Uniti: sono importanti per la stabilità regionale dell'Asia meridionale, e per la sicurezza delle truppe che ancora operano in Afghanistan. E hanno inoltre un ruolo fondamentale per garantire un giusto equilibrio di potere in Asia e l'ascesa pacifica della Cina.

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C'è da dire che i rapporti si erano compromessi con la salita al potere di Obama, il quale dal 2008 ha concentrato i suoi sforzi sull'economia nazionale, tentando di far riemergere il paese dalla crisi, adombrando gli altri orizzonti americani. Frizioni si sono avute anche sulla questione nucleare: i due paesi avevano un accordo secondo il quale le aziende statunitensi avrebbero ricevuto numerosi contratti commerciali, ma una nuova legge di responsabilità indiana è stata dichiarata inaccettabile da Washington.

Foto: aljazeera.com

Dino Buonaiuto