L'illusione livornese dei Caraibi al bicarbonato
In giro per il mondo Toscana

L'illusione livornese dei Caraibi al bicarbonato

venerdì 18 agosto, 2017

ROSIGNANO SOLVAY (LI), 19 agosto 2017 -  Il mare che bagna la Toscana ha il colore azzurro intenso tipico del Tirreno. Un mare premiato in più località con le ambite “bandiere blu”,  sinonimo di incontaminatezza delle acque. Ma l’eccezione c’è, e risalta con evidenza anche all’occhio più distratto.

Ci sono infatti 4-5 chilometri di costa che si differenziano nettamente dagli altri. A nord di Cecina fino a Rosignano, in provincia di Livorno, la colorazione della sabbia diviene lunare e le acque si fanno smeraldine, proprio come ai Caraibi o nei più familiari lidi sardi.

Ma  si tratta di mera illusione, in realtà questo tratto di costa non è certo tra i migliori della Toscana, anzi. Un vago sentore circa la dubbia verginità dei luoghi, potrebbe in parte giungere dalle vicine ciminiere del più grande polo chimico dell’Italia centrale, la Solvay, ditta famosa per il bicarbonato. Ed infatti la località si fregia, accanto al toponimo di base, dell’ulteriore appellativo che fa riferimento all’industria: Rosignano Solvay, per l’appunto. [MORE]

Le spiagge pseudo caraibiche sono rese tali a un patto con il diavolo tra territorio e produttività. Si tratta infatti del risultato dello sversamento in acqua degli ingenti quantitativi di sostanze di risulta della lavorazione indistriale. Quantitativi ingenti di più o meno innocuo calcare e gesso della Solvay, mixati  però a dosi - contenute ma pur sempre micidiali -   di mercurio, cromo, arsenico, cadmio e piombo.

Un cocktail da far spavento anche ad un alieno, ma non ai vacanzieri in preda a ipnosi da mare esotico a buon mercato. I turisti, lungi dallo spostarsi saggiamente di qualche chilometro più a nord o a sud -  verso lidi realmente incontaminati -  sono attratti sempre più da questi luoghi belli (all'apparenza) ma impossibili ( dal punto di vista ambientale). Un vero e proprio boom di presenze è stato raggiunto proprio quest'estate. 

L’amministrazione locale, pur non potendo negare la dubbia illibatezza del sito, opportunisticamente non fa molto per mettere in guardia gli appassionati della balneazione in salsa giamaico-maremmana, che giungono ivi come avviene per le mete più ambite del miope turismo di massa.

Il divieto di balneazione è infatti limitato a un tratto di mare lungo non più di cento metri, a ridosso del canale che riversa in mare gli scarti industriali. D’altro canto, dal punto di vista dell’inquinamento balneare classico, quello da colifecali, la spiaggia sta ovviamente a posto, visto che ben pochi batteri sopravviverebbero in un simile habitat innaturale.

Il vacanziere è spesso una razza poco dotata di spirito critico e alta propensione ad indossare i paraocchi. Così, anche i Caraibi al bicarbonato impuro regalati dalla Solvay possono talvolta servire a soddisfare il desiderio di esotismo low cost.D'altro canto, esteticamente parlando le spiagge in questione sono proprio "belle", in quanto le brutture sono impercettibili, ben occultate nel fondale avvelenato. In linea con quanto sostiene l'antico detto popolare, se l'occhio non vede, perchè dolersi tormentandosi con preoccupazioni salutiste? 

Raffaele Basile 

foto di Rosignano liberamente tratta dal web

 


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
In giro per il mondo.