Economia
L'ICI, un' imposta che gli esperti rimpiangono
Milano, 14 OTTOBRE 2011- La dichiarazione fatta ieri dal capo ricerca economica di Bankitalia, Daniele Franco, nel corso dell'audizione sul ddl delega per la riforma fiscale in commissione Finanze al Senato, secondocui ''Sarebbe necessaria una riflessione sull'opportunità di reintrodurre l'abitazione principale fra gli immobili soggetti a imposta, in particolare all'Ici'', ha dato vita ad una serie di riflessioni. [MORE]
Come ha spiegato Bankitalia, "La pressione fiscale è elevata e crescerà ulteriormente nei prossimi anni, è elevata sia nel confronto storico sia in quello internazionale. Nel prossimo triennio è destinata a crescere ulteriormente per effetto delle misure di aumento delle entrate incluse nei provvedimenti di consolidamento dei conti pubblici approvati nel corso dell'estate".
Secondo i dati stimati dagli economisti di Bankitalia, nel 2010 la pressione fiscale è stata in Italia superiore di quasi 3 punti a quella media degli altri Paesi dell'area dell'euro e di 5,5 punti a quella registrata nel Regno Unito. La forbici tra l'Italia e gli altri paesi dell'area ''si è aperta nel 2006 e si è ampliata sul finire del decennio scorso''. Come sottolinea Daniele Franco, "Lo scostamento rispetto agli altri Paesi, è particolarmente rilevante se si considera il peso della tassazione sui redditi delle persone fisiche. E il peso della tassazione "è elevato, soprattutto sul lavoro".
A condividere il pensiero di Bankitalia su un ritorno all'Ici, anche l'Anci. Infatti, come ha sostenuto il presidente dell'Anci, Graziano Del Rio,''Tutto quello che sposta la tassazione dalle persone fisiche e le imprese verso gli immobili va bene''. Il presidente dell'Anci ha ribadito che i comuni hanno sempre detto che ''l'abolizione dell'Ici sulla prima casa era sbagliata''.
In termini numerici, secondo la CGIA di Mestre, "Se si reintroducesse l'Ici i proprietari della prima casa pagherebbero 2,8 mld di euro in piu' all'anno".
Sempre sencondo la CGIA, attualmente, "l’Ici sulle seconde e terze case, sugli edifici commerciali/artigianali, sui capannoni industriali, etc., garantisce un gettito pari a 9,47 mld di euro all’anno. Se aggiungiamo i 2,8 mld previsti dall’applicazione dell’imposta sulla prima casa, il gettito complessivo che potrebbe finire nelle casse comunali si attesterebbe complessivamente su i 12,2 mld di euro".
Rosy Merola