Cronaca

L'esproprio del terreno "stabilimento balneare" non e' un capriccio, ma una necessita'

Nota di Palazzo De Nobili su posizione Confcommercio in ordine all’esproprio del terreno su cui sorge uno stabilimento balneare.
CATANZARO 17 NOVEMBRE 2014 - “L’esproprio della porzione di terreno su cui sorge uno stabilimento balneare non è certo un capriccio dell’Amministrazione Comunale, ma più semplicemente un’inevitabile ed ineludibile necessità per la realizzazione di opere pubbliche fondamentali come il prolungamento del lungomare e il completamento del porto. Non è colpa dell’Amministrazione comunale se la porzione di terreno in questione ricade sul tratto che dovrà ricucire il lungomare storico a quello di Giovino. Non esiste tecnicamente un’alternativa al progetto poiché lo stabilimento balneare è posizionato praticamente sul marciapiede e spezza letteralmente in due il lungomare.  [MORE]

E’ evidente che gli interessi dei privati non possono in alcun modo superare l’interesse pubblico e non possono essere d’ostacolo alla realizzazione di opere infrastrutturali di enorme importanza per il futuro della città e del quartiere Lido.

Riteniamo che un’associazione come la Confesercenti non possa che condividere questo sacrosanto principio, ponendosi – accanto alla difesa dei propri associati – anche il problema più complessivo dello sviluppo economico e turistico.

Non vi è, naturalmente, alcuna volontà, da parte dell’Amministrazione, di ostacolare o danneggiare le attività turistico-balneari, anzi è l’esatto contrario, come dimostra l’attenzione per la realizzazione di infrastrutture assolutamente necessarie per il rilancio del comparto. Se esistono soluzioni per salvaguardare l’attività in questione, ovviamente nel rispetto delle opere progettate e già in fase di esecuzione, saremo ben lieti di valutarle assieme alle parti e alle organizzazioni di categoria”.

Fonte ( Comune di Catanzaro )