Cronaca
L'azienda sanitaria di Catanzaro ha avviato la campagna di vaccinazione antinfluenzali
(ASP) - Lamezia Terme, 30 ott. 2010 - Parte la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2010/2011 nel territorio di pertinenza dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro.
Sono stati infatti resi disponibili i vaccini per la prevenzione dell’influenza stagionale, che tengono conto dell’attuale Livello di allerta pandemica per il virus AH1N1.
Il farmaco è già disponibile nei poli sanitari dell’Asp dislocati su tutto il territorio provinciale, dove i cittadini aventi diritto potranno recarsi per effettuare direttamente la vaccinazione. “Per la prima volta, infatti – ha spiegato il commissario straordinario Dott. Prof. Gerardo Mancuso – l’Azienda sanitaria catanzarese provvederà in completa autonomia alla somministrazione dei vaccini. In ogni caso,[MORE] i medici di medicina generale possono fare richiesta ai poli sanitari di riferimento per avere i vaccini e somministrarli ai propri pazienti. La vaccinazione antinfluenzale rappresenta un mezzo efficace e sicuro per prevenire l’influenza e le sue complicanze e, dunque, anche per ridurre la mortalità correlata”.
La campagna di vaccinazione stagionale, promossa e sostenuta economicamente dal Servizio sanitario nazionale, è rivolta principalmente alle persone di età pari o superiore a 65 anni, nonché alle persone di tutte le età con alcune patologie di base che aumentano il rischio di complicanze in corso di influenza. nonché alle persone non a rischio che svolgono attività di particolare valenza sociale. L'offerta gratuita attiva è rivolta anche alle persone non a rischio che svolgono attività di particolare valenza sociale.
“Una strategia vaccinale basata su questi presupposti – ha spiegato il dottore Giuseppe De Vito, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asp catanzarese – presenta un favorevole rapporto costo-beneficio e costoefficacia. Gli obiettivi della campagna vaccinale stagionale contro l’influenza sono infatti la riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e morte; e la riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità. E’ consigliabile somministrare il vaccino il prima possibile – ha aggiunto De Vito – con l'intento di precedere l'eventuale periodo di maggior diffusione del virus pandemico. A tale proposito, si rammenta che il livello degli anticorpi si mantiene a livello protettivo per molti mesi nella maggior parte dei soggetti vaccinati, anche anziani. Il breve anticipo della campagna vaccinale, rispetto agli anni precedenti, non comporta quindi rischi in caso di diffusione tardiva dei virus”.
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Pasquale Natrella
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