Cronaca
Il calvario di mamma Laura e di suo figlio: "Jacopo è autistico ma ha diritto ad andare a scuola"
PADOVA, 25 MAGGIO 2014- “Permettete a Jacopo, ragazzo autistico, di continuare a frequentare la propria scuola”. Con queste parole Laura Stecca lancia il suo appello su www.change.org, il sito dove è possibile lanciare petizioni che in questo modo potranno diventare di pubblico interesse.
La storia che mamma Laura racconta è quella di suo figlio Jacopo, 15enne padovano al quale hanno diagnosticato una grave forma d’autismo e per il quale trovare una scuola superiore che lo accogliesse è diventato un calvario. “L’anno scorso, verso la fine della scuola media” si legge nella petizione “il Collegio Docenti aveva messo per iscritto l’indirizzo orientativo per la scuola superiore, consigliando per Jacopo il Liceo della Grafica 'Valle' che, essendo nel quartiere, avrebbe permesso di continuare il progetto di lavoro sull’autonomia già avviato durante le medie. Il Liceo 'Valle' ha rifiutato l’iscrizione asserendo di non avere la struttura adatta ad accogliere Jacopo! Consapevoli delle difficoltà di inserimento di Jacopo in un tradizionale percorso di scuola superiore, abbiamo allora deciso di iscriverlo al Centro di Formazione Professionale Francesco d’Assisi, che accoglie ragazzi svantaggiati, con problemi personali e/o relazionali. Assurdi ostacoli impediscono a Jacopo di frequentare il Francesco d’Assisi per tutta la settimana: può accedervi solo 3 giorni su 5. A marzo si è tenuta dunque la riunione plenaria di tutte le Istituzioni coinvolte alla quale la famiglia non è stata invitata. In quella sede si è risolto il problema con un parcheggio: il prossimo anno scolastico Jacopo dovrebbe frequentare l’Istituto Statale per geometri Boaga. Questo problema, per il bene di Jacopo e di tutti i ragazzi come lui, deve essere risolto diversamente!”. [MORE]
I genitori di Jacopo sono ovviamente preoccupati per il modo in cui il caso del figlio viene trattato. “Jacopo deve poter frequentare la scuola che lui e la famiglia hanno scelto” continua la madre del 15enne. “Deve poter continuare il prossimo anno al Francesco d’Assisi e frequentare le classi tutti i giorni. Per questo chiediamo che ci sia personale assistenziale e/o educativo, dedicato agli alunni con “particolari necessità” per tutto il tempo di copertura delle attività formative, anche presso i Centri di Formazione Professionale.”
La petizione che i genitori hanno lanciato è rivolta in particolare alle istituzioni: tra gli altri all’assessore ai Servizi Sociali della Regione Veneto Remo Sernagiotto e al governatore della Regione, Luca Zaia.
I genitori di Jacopo le hanno provate davvero tutte. In questa battaglia al loro fianco hanno trovato l’appoggio di Autismo Padova Onlus, e in particolare della presidente Caterina Di Michele, che ha detto: “La madre di Jacopo porta avanti da sola la sua famiglia e ha anche un altro figlio. Avere Jacopo a casa al giovedì e al venerdì significa o non andare a lavorare oppure pagare qualcuno perché stia con lui”. Di Michele spiega anche che inizialmente Laura aveva chiesto al San Francesco se l’educatore poteva accompagnare il ragazzo a scuola, proponendo di assumersi tutti gli oneri. Dall’istituto Laura ha ricevuto però un no. Laura ha quindi presentato prima un esposto alla Procura, poi ha fatto recapitare le lettere degli avvocati ed ora l’ultima carta, quella della petizione: “Speriamo che le istituzioni ci ascoltino” ha concluso Di Michele “e diano a questi figliuoli un'opportunità di vita e di lavoro che non li renda esseri inutili. Lottiamo perché Jacopo abbia una vita dignitosa, nella scuola e nel lavoro”.
Federica Sterza