Cronaca

Killer spara tra la folla, ucciso uomo e ferito bambino di 10 anni

PALERMITI (CZ) – Ennesimo brutale omicidio nel catanzarese. Dopo l’uccisione del 40enne Ferdinando Rombolà freddato in spiaggia a Soverato la scorsa settimana, sabato notte è toccato a un 10enne che stava partecipando insieme a moglie e figlio ad una festa di paese.
E’ caduto sotto i colpi di una pistola calibro 7,65 Rocco Catroppa, di Vallefiorita (Cz), panettiere di professione, con alle spalle alcuni precedenti penali.
L’omicidio si è consumato intorno alla mezzanotte a Palermiti (Cz), nella centralissima via Cannistrà, all’altezza di via Spasari. Erano in corso i festeggiamenti in onore della Madonna della Luce; per l’esattezza stava per concludersi il concerto della band “Sugarfree” e centinaia di persone – tra cui Catroppa – si stavano già spostando in un’altra zona del paese per per assistere al tradizionale spettacolo dei fuochi d’artificio che avrebbe dovuto concludere la serata festiva.[MORE]
Catroppa si trovava insieme alla moglie ed al figlio di appena dieci anni. Improvvisamente tra la folla si è fatto largo il killer – pare che abbia agito da solo – esplodendo almeno quattro colpi di pistola.
Tre hanno centrato Catroppa alla nuca ed al bacino: il 41enne di Vallefiorita non avrebbe avuto scampo. Un altro proiettile ha raggiunto il figlio della vittima, che è rimasto ferito alla spalla. Il ragazzino è stato immediatamente trasferito all’ospedale di Soverato dov’è stato sottoposto ad intervento chirurgico; adesso è ricoverato ma fuori pericolo.

Nessuno avrebbe sentito il rumore dei colpi di pistola: la musica, il vociare della folla e la possibilità che il killer abbia utilizzato il silenziatore hanno fatto sì che nessuno dei presenti si sia accorto di nulla. Catroppa, colpito a morte, si è accasciato per terra in una pozza di sangue; è ovviamente scoppiato il panico tra la folla presente alla festa.
Il fuggi-fuggi generale ha preceduto l’intervento dei Carabinieri, della Polizia e dei sanitari del 118, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo dando invece il via ai soccorsi del figlio.
Sul posto, poco dopo l’omicidio, ha effettuato un sopralluogo anche il magistrato di turno presso la Procura di Catanzaro, Alessia Miele, accompagnato dal comandante provinciale dei Carabinieri col. Claudio D’Angelo e dal comandante del Reparto operativo provinciale ten. col. Giorgio Naselli. Già oggi potrebbe essere conferito l’incarico per l’autopsia.
Sull’omicidio indagherà la Direzione distrettuale antimafia. Compiuti i primi atti urgenti il pm Miele trasferirà al più presto il fascicolo al collega Vincenzo Capomolla, che già si occupa di una dozzina di omicidi commessi nel Soveratese.
Per gli inquirenti l’omicidio di Catroppa potrebbe rappresentare la risposta all’uccisione di Giovanni Bruno, il presunto boss di Vallefiorita ucciso nel maggio scorso; secondo gli investigatori Bruno sarebbe stato il braccio destro di Vito Tolone, anch’egli trucidato nel gennaio 2008.
Nel passato di Catroppa ci sono due precedenti significativi. Nel gennaio del 1999 è finito in manette nell’ambito di un’operazione antidroga (nome in codice “Elefante”); nel marzo 2000 fu invece arrestato per detenzione di armi.