Estero
Kiev - Russia reciproche accuse di attacco.Gravi scontri a Donetsk
KIEV, 21 GENNAIO 2015 - Cresce il clima tensivo tra Ucraina e Russia, dopo gli scontri di Donetsk nuove reciproche accuse emergono dai due fronti.[MORE]
Il bombardamento di Donetsk e il violento conflitto tra esercito regolare e ribelli, reclamanti il controllo dell'aeroporto, poi rimasto in mani governative, avrebbero comportato la morte di tre soldati, il ferimento di altri 66 e ulteriori vittime civili a causa dello sconfinamento, dell'attacco, nelle zone residenziali. Simili annunci sono stati riportati anche dalle truppe filo-russe le quali accusano gli ucraini di aver violato gli accordi di Minsk causando i recenti scontri.
Per quanto il dialogo non sia stato del tutto interrotto, da Kiev giunge l'allarme sulla presenza di ben 700 militari russi in territorio ucraino, notizia ritenuta infondata da Putin ma parzialmente validata dalla Nato. Qualche ora fa infatti, da Bruxelles, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg avrebbe comunicato un aumento di equipaggiamenti e flussi d'armi dalla Russia nel territorio orientale dell'Ucraina, cita "blindati, artiglieria, veicoli aerei avanzati" ma preferisce non riportare alcun volore numerico, non smentendo nè confermando la presenza di 9000 soldati russi nelle aree del sud-est separatista. La denuncia era giunta da Petro Poroschenko, intervenuto al forum di Davos.
Nel frattempo il Cremlino annuncia la possibilità di nuovi attacchi da Kiev, che, secondo la Russia, avrebbe riordinato e armato l'esercito per scatenare una insidiosa offensiva nella regione del Donbass. Mentre, infatti, si richiedeva lunedì sera, da Kiev, un piano per ri-attuare gli accordi di Minsk e garantire il "cessate il fuoco" dal 19 gennaio, i tentativi di pacificazione sarebbero saltati proprio con gli attacchi di Donetsk. Posizione confermata anche da Alexander Zakharchenko, presidente della Repubblica Popolare di Donetsk, secondo il quale Kiev avrebbe dotato il proprio esercito "di armi pesanti".
La preoccupazione della Russia trapela anche dalle parole di S. Lavrov, ministro degli esteri russo, che in conferenza stampa ha dichiarato che tenterà di giungere ad un nuovo "silenzio delle armi" durante i colloqui previsti questa sera a Berlino.
Fonte foto: newsroom24.it
Ilary Tiralongo