Estero
Kiev, massacro da oltre 100 morti. Presidenza ucraina: "Intesa raggiunta"
KIEV, 21 FEBBRAIO 2014 - Scontri, sangue, morte, almeno un centinaio di persone hanno perso la vita nella violenta battaglia di cui Kiev è stata scenario. Cinquecento i feriti. Così ha riferito il capo del servizio medico dei manifestanti alla Cnn, sebbene il ministero della Sanità ucraino ridimensioni il numero delle vittime. Neanche la tregua annunciata mercoledì sera dal presidente Viktor Yanukovych era riuscita a placare gli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine.
Ieri era arrivato anche il monito dall'Ue, con il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius che aveva dichiarato "sono in arrivo le sanzioni dell'Unione Europea". Anche lo stesso presidente della Commissione europea, José Manuel Durão Barroso, si era rivolto a Yanukovich ricordandogli "le speciali responsabilità del governo ucraino ad evitare la violenza ed a rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali".[MORE]
Questa mattina, poi, la notizia riferita dalla presidenza ucraina, in un comunicato, riguardante un accordo che sarebbe stato raggiunto tra il potere ucraino, l'opposizione, l'Ue e la Russia. L'opposizione ucraina, così come i ministri Ue, non hanno potuto dare conferma, al momento, della raggiunta intesa, mentre fonti diplomatiche hanno riferito di una trattativa "molto difficile".
In merito all'accordo, comunque, non sono stati forniti altri dettagli, ma la tv ucraina riferisce che i negoziati, andati avanti per tutta la notte, prevederebbero elezioni presidenziali anticipate, un governo di coalizione e una riforma costituzionale.
La firma sul documento che metterà fine alla crisi in Ucraina è prevista per le ore 11.00 italiane, le 12.00 locali. Il tutto, come riferisce il comunicato della presidenza ucraina, avverrà nel palazzo presidenziale a Kiev, e sarà un accordo fra il presidente Viktor Ianukovich, i responsabili delle opposizioni, i rappresentanti dell'Ue e quelli della Russia.
Ma Laurent Fabius, anch'egli impegnato nella mediazione, ha invitato alla cautela sull'accordo, e ad una radio francese, da Pechino, ha riferito che l'opposizione deve consultarsi, e che in merito all'accordo non ci sara' "nulla di definitivo prima della fine della mattinata".
(Foto dal sito internazionale.it)
Katia Portovenero