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Kenya, nuove minacce da al-shabaab, arrestate cinque persone

NAIROBI (KENYA), 4 APRILE 2015Nuove minacce dai gruppi somali arrivano in Kenya dopo l’attentato di ieri che ha coinvolto un campus universitario e provocato la morte di 147 uomini: “Nessuna precauzione o misura di sicurezza sarà in grado di garantire la vostra sicurezza, di sventare un altro attacco o di prevenire un altro bagno di sangue nelle vostre città”, hanno dichiarato da al-shabaab, aggiungendo “Scorrerà il rosso del sangue”.


Nel frattempo, sono già cinque le persone arrestate per un sospetto coinvolgimento nell’attentato. Tra questi, alcuni impiegati all’interno della struttura universitaria. In particolare, Rashid Charles Mberesero, originario della Tanzania, è accusato di aver posto delle bombe sotto al soffitto. Alcuni dei sospetti sono stati catturati proprio mentre cercavano di passare il confine con la Somalia.


Sempre di oggi la notizia di una ragazza, di nome Daisy, rimasta nascosta dentro un armadio per undici ore. Le autorità che l’hanno trovata hanno sottolineato come Daisy fosse visibilmente impaurita e non riuscisse a fidarsi completamente nemmeno dei soccorritori. “Si era nascosta in un armadio”, ha raccontato un portavoce della Croce rossa “è stata portata in ospedale e al momento le stanno facendo i controlli medici”. [MORE]


Dopo la condanna del Papa, arriva anche quella di Obama, che ha anche ribadito l’intenzione di visitare il Paese in estate. L’Onu, dal canto suo, afferma con forza la necessità di combattere il terrorismo a ogni livello: “I membri del Consiglio di sicurezza sono indignati per l'attacco compiuto da al-Shabab a Garissa, in Kenya”, si legge in una nota, “Condannano l'attacco nei termini più duri possibili”.

(foto: gds.it)

Sara Svolacchia