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Kenya, italiana uccisa durante una rapina

MIJOMBONI (KENYA), 29 NOVEMBRE 2015 – Probabilmente si è trattato di un tentativo di rapina finito male: il medico italiano Rita Fossaceca è stata uccisa questa notte nei pressi del piccolo villaggio in cui lavorava per conto della For Life Onlus.

Dalle prime ricostruzioni, sembrerebbe che un gruppo armato sia entrato nell’abitazione che la donna condivideva con altri medici italiani. Mentre il colpo che le è stato lanciato (forse in testa, secondo alcune fonti) si è rivelato mortale, gli altri colleghi sono rimasti feriti, ma non sembrerebbero in pericolo di vita. Presumibilmente, si è trattato di comuni banditi e non di una qualche azione legata al terrorismo.

“Era il mio braccio destro non so come farò ad andare avanti”, ha detto tra le lacrime il dottor Alessandro Carriero, fondatore dell’associazione e collega di Rita. Il medico l’aveva sentita per l’ultima volta mercoledì, quando la donna lo aveva avvertito dell’acquisto di una mucca: “La mucca è incinta e tra tre mesi avremo anche un vitellino e, finalmente, il latte per il villaggio”, scriveva su Facebook Fossaceca a fronte di questo traguardo.

Anche dal sito di For Life arrivano parole di addio: “A volte succedono cose inspiegabili. La dottoressa Rita Fossaceca non c'é più, ha dato tutta se stessa per l'orfanotrofio e l'infermeria di Mijomboni. Vittima, ha pagato con la vita il suo grande amore per i bambini. Rita siamo tutti con te, il nostro pensiero va anche agli altri 5 volontari che sono ancora in Kenya e speriamo tornino presto. Grazie a tutte le persone che ci sono vicine in questo momento”. [MORE]

Lo stesso ministro Gentiloni ha sottolineato il singolare impegno della dottoressa: “Le mie più sincere condoglianze e il mio pensiero alla famiglia della signora Fossaceca, una persona che so essere molto amata e rispettata per la sua profonda dedizione e il suo impegno a difesa dei più deboli, malati e donne in Africa. Tutti gli italiani rimasti coinvolti nel feroce atto di violenza di ieri, si trovano in Kenya per fare del volontariato con una Onlus, una scelta coraggiosa ed ammirevole di cui essere orgogliosi”.

“Hai fatto tanto bene in Kenya, Malindi, Watamu”, le scrive, sempre su Facebook, un’amica. Rita infatti si trovava in Kenya da poco più di due settimane, ma vantava una lunga esperienza nell’ambito del volontariato, specialmente nei Paesi del’Africa. La donna, 51 enne originaria del Molise, viveva da tempo a Novara, dove lavorava come radiologo presso l’ospedale Maggiore.

(foto:today.it)

Sara Svolacchia