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Kenya al voto: 20 milioni alle urne con l'incubo violenza

NAIROBI, 8 AGOSTO - Seggi aperti in Kenya per le elezioni generali e presidenziali. Circa 20 milioni di elettori sono chiamati a eleggere il presidente, il Parlamento e i governatori delle 47 contee in cui si divide il paese. Le urne sono state aperte alle 5 ora italiana a Kibera, la più grande bidonville di Nairobi, a Kisumu, la megalopoli all’ovest del paese e a Gatundu, località al nord della capitale. I risultati sono attesi entro domani sera, anche se l'organo elettorale avrà sette giorni per annunciare ufficialmente i risultati. [MORE]

A sfidare il presidente uscente, Uhuru Kenyatta, e il leader dell’opposizione Raila Odinga si giocano la vittoria finale. Almeno 180.000 uomini delle forze dell’ordine saranno dispiegati ai seggi ma resta molto forte il timore di brogli e violenze post-elettorali innestate sulle mai risolte divisioni etniche. Il Kenya è considerato uno dei Paesi più stabili dell’Africa, non è stato però risparmiato in questi ultimi giorni da episodi di violenza.  Il vincitore dovrà ottenere più del 50% dei voti oltre ad almeno il 25% dei voti in almeno 24 delle 47 contee del Paese.

"Andate dal vostro vicino, senza guardare da dove venga, quale sia il suo colore, la sua tribù o la religione. Stringetegli la mano, condividete un pasto e ditegli di aspettare assieme il risultato", ha dichiarato il presidente in carica. Secondo le previsioni, ci sarà un confronto serrato tra il presidente e Odinga, al suo quarto tentativo. Nella città natale di Kenyatta, a nord di Nairobi, ha già votato una delle più vecchie del Paese, Lydia Gathoni, 102 anni, che ha dato il suo appoggio al presidente uscente.

 

Giuseppe Sanzi

(fonte immagine kenyaforum.net)