Kabul, attacco suicida al British Council
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Kabul, attacco suicida al British Council

venerdì 19 agosto, 2011

KABUL 19 AGOSTO 2011 – Nelle prime ore dell’alba il British Council di Kabul è stato preso d’assalto da un attacco kamikaze proprio nel giorno in cui ricorreva l’indipendenza afgana dal Regno Unito, conquistata nel 1919. Almeno dieci i morti accertati, tra cui alcuni stessi poliziotti afgani, ma si teme che ci possano essere altre vittime ancora sotto le macerie dell’esplosione.[MORE]


L’attacco stesso è stato messo in atto attraverso tre separate azioni, iniziando da un’esplosione di un kamikaze proprio al centro di una delle piazze nella zona occidentale della città. Dieci minuti più tardi una macchina bomba è esplosa di fronte all’ingresso principale dell’istituto di cultura britannica, generando un varco tra le mura perimetrali del complesso residenziale.


L’ambasciatore britannico a Kabul, Sir William Patey, ha dichiarato che tra le vittime non risultano esserci cittadini britannici, così come conferma anche il ministro degli affari esteri inglese Alistair Burt. Al momento dell’esplosione i rappresentanti dell’istituto, svegliati di colpo e nel  panico più assoluto, sono riusciti a mettersi in salvo nelle loro camere di sicurezza grazie anche al servizio di sorveglianza gestito dalle guardie nepalesi. Tra i sopravvisuti anche due donne che lavorano al British Council come insegnanti d’inglese, tutt'ora sotto choc per il traumatico evento.


Secondo quanto riporta anche la stampa inglese, soldati afgani e forze armate speciali neozelandesi si sono unite alle truppe britanniche, americane e francesi per arginare la violenza scatenatasi anche in seguito alle esplosioni stesse, durante le operazioni di evacuazione della zona.
La rivendicazione dell’attentato arriva direttamente dal portavoce degli estremisti talebani Zabihullah Mujahid,  che ha voluto ricordare l’indipendenza ottenuta dal dominio britannico 92 anni fa e “incoraggiare” il governo nemico, attraverso questo attacco, ad abbandonare il Paese nuovamente.


Di tutt’altro avviso il primo ministro David Cameron, che ha commentato l’attacco come un’azione feroce e vigliacca allo stesso tempo, ma che in nessun modo fermerà le truppe britanniche dal continuare il loro lavoro in Afghanistan.

 

Antonella Bova
 


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