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Juventus. Welcome Home

TORINO, 9 SETTEMBRE 2011 – Il popolo bianconero sogna ad occhi aperti seduto sul sediolino del nuovo “Juventus Stadium”. Marco Balich ha stupito tutti. Il noto ideatore e produttore delle più famose cerimonie di apertura in tutto il mondo non ha deluso e con uno show maestoso, ma anche profondamente intimo,  ha saputo coniugare la grandiosità delle coreografie con la potenza emotiva della tradizione.[MORE]

In questo modo, se oltre 400 figuranti, ballando all’unisono in campo, rapivano gli sguardi, l’enorme numero 6 che i loro corpi disegnavano sul prato stringeva il cuore e portava idealmente Gaetano Scirea nello stadio, al fianco dei suoi tanti compagni e delle altre stelle bianconere presenti. Il countdown della cerimonia inizia dal 114 e termina allo zero, quanti sono gli anni di fondazione, durante il quale si susseguono le immagini legate alla storia della Juventus, dal 29 alla fine si celebrano i tricolori della “vecchia Signora”.

Successivamente entrano sul rettangolo di gioco Andrea Agnelli e il sindaco Fassino: è il momento dell’inno d’Italia, intonato da 41 mila persone. Improvvisamente dall’alto, sospesa nel vuoto, scende trionfante la leggendaria panchina dei ragazzi del liceo D’Azeglio, nucleo fondante della Juventus nel 1987. Ad accoglierla il passato e il presente bianconero, Boniperti e Del Piero.

Lo stadio sembra venire giù alle parole di chi ha fatto e di chi sta facendo la storia del calcio juventino mentre negli schermi dello stadio giganteggiano le immagini di Gianni ed Umberto Agnelli. Applausi scroscianti, lacrime ed ovazioni per i due indimenticati presidenti. Ma le emozioni non sono per niente finite. È il momento della memoria, in campo 15 giocolieri del fuoco compongono la scritta “In memory”.

Il ricordo dell’Heysel è a Torino, 39 bambini portano tra le mani un’ampolla luminosa e liberano nel cielo 39 palloncini bianchi per ricordare i 39 tifosi che persero la vita quella tragica sera del 29 Maggio 1985 a Bruxelles. Nel frattempo i corpetti luminosi dei volontari compongono la scritta “Welcome Home”, tutta la Juve è in campo, Antonio Conte è osannato, mentre i fuochi illuminano lo stadio e il cielo di Torino. La cerimonia è conclusa. Il pubblico è senza parole!

L'impianto, un vero e proprio gioiello di modernità, è il primo stadio di proprietà in Italia. Sorto su un'area di 360mila metri quadrati nella zona nord della città, sulle ceneri del vecchio Delle Alpi, è griffato da marchi prestigiosi del made in Italy quali Giugiaro e Pininfarina. Gli spalti più vicini, a soli 7,5 metri dal terreno di gioco, rappresentano una assoluta novità per il calcio italiano.

Lo stadio ha una capienza di 41mila posti tutti a sedere,  4mila posti auto, 275 postazioni stampa, 64 sky box, 21 bar, 8 aree di ristorazione, per un totale di 90mila metri quadrati di superficie stadio. Il nuovo Juventus Stadium è dotato di sistemi di sicurezza all'avanguardia non solo in Italia, ma in Europa. Sistemi di controllo al prefiltraggio aumentati e videocamere in grado di avere un completo controllo dell'impianto.
 

BUFFON: «Speriamo che questa festa possa portare nuove vittorie. Una serata come queste ti fa capire, al di là degli ultimi sette posti, in che squadra giochiamo. La storia di questa società non è paragonabile a nessun'altra. La responsabilità è altissima ogni volta che si indossa questa maglia e l'onore è enorme. Per giocare in questo stadio ci vuole personalità, la vicinanza dei tifosi al campo può condizionare».
 

DEL PIERO: «Ho vissuto una serata molto emozionante, soprattutto nel momento che mi ha visto protagonista assieme a Giampiero Boniperti ».

CHIELLINI: «C'era molta eccitazione e trepidazione nell'aria, me ne sono accorto dal tragitto del pullman mentre andavamo allo stadio. Sono rimasto inebriato da tutto questo spettacolo. Mi sono sentito come un bambino mentre scarta un regalo. Vedere le immagini di Gianni e Umberto Agnelli e vedere Alex Del Piero così emozionato sono cose che ti restano dentro. Ora dobbiamo dimostrare con i fatti che questo campo sarà difficile per tutti i nostri avversari. Dopo due stagioni deludenti e con le aspettative dei tifosi servirà tanto carattere e una sana incoscienza in tutti noi. Giocare con la Juve è una responsabilità in più. Vogliamo dare gioia a tutti, alla società e ai tifosi, dovremo ricompensarli sul campo, con i risultati. Tifosi incredibili, atmosfera unica, ora sta a noi coltivare questa passione e rendere entusiasmante questa stagione».

AGNELLI: «114 anni di storia sono emozionanti io sono sinceramente emozionato. Chi oggi ha la fortuna di essere allo stadio o chi ci seguirà in tv si emozionerà per lo spettacolo di questa serata . Noi la nostra storia la custodiamo gelosamente, sia i momenti belli sia i momenti brutti».

Carmine Mainiero