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Juventus - Milan, per gli allenatori la sfida di domani non è decisiva

MILANO, 20 NOVEMBRE 2015 - Per Sinisa Mihajlovic la sfida di domani contro la Juventus a Torino non sarà determinante per la corsa a Champions League e scudetto. "Non credo, sappiamo che è una partita importante, ma non è questione di vita o morte", ha detto l'allenatore del Milan. "Sappiamo che la Juve è in ripresa, è una squadra forte ma abbiamo tutte le qualità, fisiche e mentali per giocarcela alla pari e cercare di vincere".

"Nelle ultime partite abbiamo avuto una media di 2,2 punti, più di noi hanno fatto solo Roma e Napoli. Mancano 7 partite al termine del girone d'andata e sono convinto che possiamo mantenere questa media, ma il nostro obiettivo è arrivare davanti a giugno. Il pareggio contro l'Atalanta è stato dipinto come una catastrofe, non mi sembra così. Alla fine non sarà una partita decisiva".

Domani l'obiettivo è in tutti i casi dare il meglio: "Non si può dire se ripetere la stessa prestazione offerta contro la Lazio potrà bastare domani sera, noi dobbiamo cercare di giocare come sappiamo dando il massimo. Quando si gioca così il risultato viene di conseguenza". [MORE]

Sarà anche una partita particolare.Tra i pali, si troveranno di fronte Donnarumma e Buffon: "Gigetto si troverà davanti un mito come Gigi, che potrebbe essere suo padre. Ha tutto da imparare da lui, oltre che il talento, la professionalità, il carattere e l'entusiasmo. Gigetto ha tutte le qualità per essere suo degno erede, ma per paragonarlo bisogna aspettare una decina d'anni".

Anche il tecnico bianconero Massimiliano Allegri rifiuta l'idea che chi perde tra Milan e Juve è perduto. "In questo momento credo che la cosa a cui dobbiamo pensare, come Juventus, è quella che domani abbiamo la possibilità di raggiungere il Milan e superarlo in caso di vittoria". "La partita di domani sera - ha concluso - ci deve dare lo slancio per quella di mercoledì sera, quando affronteremo il Manchester City, cioè una delle migliori squadre d'Europa".