Politica

Junker a Palazzo Chigi

ROMA, 2 APRILE- Quest’oggi il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha in contrato, a palazzo Chigi, il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Junker ed il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria.

Il Presidente della Commissione europea riferisce: “Abbiamo avuto un colloquio cordiale e costruttivo come sempre, abbiamo fatto un giro d'orizzonte su tutti i temi” specificando:” Tra Italia e Commissione Ue è grande amore, con tutti i ministri italiani". Ha dichiarato inoltre: “Sono leggermente preoccupato per il fatto che l'economia italiana continua a regredire e auspico che le autorità italiane facciano sforzi supplementari per mantenere in vita la crescita economica".

Tranquillizza il premier Conte: “Il Governo aveva previsto il rallentamento del debito pubblico per questo ha elaborato una manovra che vuole perseguire una politica espansiva ma responsabile approvando misure di cui il paese necessitava da troppi anni per ristabilire equità sociale" ed ha aggiunto: "Sul Def, l'impalcatura non cambia rispetto allo scenario concordato con la Commissione lo scorso dicembre. In settimana confidiamo approvare il decreto crescita con misure in grado di dare impulso alla crescita".

Il segretario generale dell’Ocse, a seguito del colloquio con Giuseppe Conte, dichiara: “L'incontro con il premier Conte e andato benissimo. È stato intenso, cordiale e produttivo. Ma sui provvedimenti chiave del governo, Quota 100 e Reddito di cittadinanza il Premier non ha cambiato idea" spiegando: “Durante l'incontro si è parlato a lungo dell'andamento della crescita. Concordiamo entrambi che l'economia italiana rallenterà. Perché la frenata sarà mondiale ed europea quest'ultima soprattutto a causa del rallentamento della Germania" specificando: "Per l'Italia il Pil sarà intorno allo zero. Noi pensiamo un po' meno, il premier un po' di più, ma concordiamo su rallentamento" e conclude: "La nostra analisi è un contributo oggettivo che il governo italiano potrà utilizzare nelle prossime discussioni sul Def, poi il governo deve prendere una decisione politica confrontandosi con la realtà".

Ha ribattuto Conte: “Le stime diffuse dall'Ocse sottovalutano gli effetti di breve e medio periodo di manovra e successivi provvedimenti del governo”.

Ludovica Portelli