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Jobyourlife: a Milano nasce la startup che sfida LinkedIn
MILANO, 3 MAGGIO 2013 - Dal Politecnico prende vita un progetto di recruiting molto simile a LinkedIn, superandone alcuni limiti ed apportando alcune modifiche alle modalità di ricerca del personale.[MORE]
Jobyourlife è una piattaforma gestita da un team di sette persone ed ideata da tre ragazzi milanesi Andrea De Spirt, Francesco Fonte e Mattia Signorini. La mission è molto semplice: permettere alle aziende di trovare la risorsa di cui hanno bisogno e geolocalizzarla.
LinkedIn, il social network professionale "re" del settore, non nasce come strumento di recruiting ma soltanto come rete tra contatti dello stesso campo. Solo da poco ha introdotto nella piattaforma la sezione di annunci che arrivano a determinati profili in base alle parole chiave inserite.
Jobyourlife, invece, nasce come piattaforma di recruiting affidata soprattutto alle aziende, i cui annunci arrivano direttamente alle persone interessate realmente ad un dato settore professionale. Le persone vengono aggregate per professioni ed interessi, e gli utenti finora iscritti, senza alcuna strategia di marketing adottata ancora, sono già ottomila.
La vera novità è la geolocalizzazione, un elemento importante delle aziende attraverso cui è possibile trovare la propria risorsa anche in base alla vicinanza al posto di lavoro. Una mappa virtuale consente di visualizzare gli utenti iscritti presenti nella stessa zona dell'azienda, il loro settore di provenienza e le loro abilità. L'unica cosa da fare è inviare loro un messaggio in posta privata e proporre loro un lavoro!
Lo stesso ideatore di Jobyourlife Andrea De Spirt afferma "Consentiamo all’utente di ricevere offerte per tre luoghi fisici in cui si trova o potrebbe spostarsi perché consideriamo che lavorare vicino a dove si abita sia premiante sia per gli utenti che per le aziende". Un'app in fase di sviluppo faciliterà ancora di più la geolocalizzazione delle future risorse professionali.
Altra differenza con LinkedIn è il target. Non solo top manager ed "esperti" dei vari settori, stavolta la rete sarà costituita anche da piccoli professionisti come chi lavora nel backoffice, impiegati, segretarie o commessi.
Valentina D'Andrea