Jobs Act: "partita non chiusa" per Camusso. Alfano, "Accordo col Pd vicino"
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MILANO, 14 NOVEMBRE 2014 – Per lo “sciopero sociale” oltre venti cortei hanno attraversato in giornata il Belpaese, con scontri e tensioni da Milano a Palermo: studenti, lavoratori, precari, sindacalisti e immigrati sono scesi in piazza in migliaia per contestare le politiche del governo.
A Milano, alla manifestazione in programma contro la riforma del lavoro, hanno preso parte anche il segretario della Fiom, Maurizio Landini, e la leader della Cgil, Susanna Camusso, che hanno sottolineato agguerriti: «Non ci fermiamo, andiamo avanti fino in fondo, finché non cambieranno le loro posizioni».
In merito al Jobs Act per la Camusso «la partita non è chiusa, non è un voto di fiducia che cambierà il nostro orientamento, la nostra iniziativa». Mentre Landini incalza: «Una mediazione all'interno del Pd, è una presa in giro. Dov'è oggi il governo Renzi?».[MORE]
Jobs Act: Alfano
Intanto, al Tg3, il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha assicurato che l’accordo «tra Pd e Ncd sul Jobs Act è in fase di conclusione, si stanno mettendo a punto i dettagli e sarà formalizzato dentro il Parlamento». In particolare, riguardo all’art. 18, ha precisato che si «deve restringere la fattispecie in cui intervenga il giudice» e «dare i risarcimenti in modo automatico».
Domenico Carelli
(Foto: giornalettismo.com)