Jobs Act: governo autorizza la fiducia fra i malumori della minoranza Pd
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ROMA, 06 OTTOBRE 2014 - Giunge oggi la decisione del Consiglio dei ministri di autorizzare Maria Elena Boschi a porre la questione di fiducia sul Jobs Act. Se si procederà in questo senso, quindi, la fiducia verrà richiesta dall'esecutivo di Renzi direttamente in Senato. La notizia è giunta da alcune personalità del governo.
La decisione è stata presa non senza scontri interni alla maggioranza. A far sentire il proprio disappunto soprattutto la minoranza Pd rappresentata, fra gli altri, da Pippo Civati, che ha affermato: "Il ricorso alla fiducia sarebbe un segnale di profonda rottura. La legge delega è già uno strumento che più fiduciario non si può". Anche Stefano Fassina ha espresso la propria contrarietà, promettendo "conseguenze politiche" e dichiarando: "Se la delega resta in bianco è invotabile".[MORE]
Gianni Cuperlo, infine, si era già espresso sulla questione ancor prima della decisione del Consiglio di autorizzare la fiducia. "Non penso - aveva detto - che il problema sia bloccare o rallentare una riforma del lavoro che è assolutamente necessaria. Però bisogna fare una buona riforma. Io faccio un appello ancora in queste ore al presidente del Consiglio affinché si eviti il voto di fiducia su una materia delicata e complessa come la riforma del lavoro".
Nel frattempo, nella mattinata di domani il governo incontrerà i sindcati alle ore 8.00 presso Palazzo Chigi. Alle 9.00 è invece previsto l'incontro con le associazioni datoriali, Confindustria, Rete Imprese e Alleanza Coop.
Valentina Vitali
(Foto: www.huffingtonpost.it)