Politica

Jobs Act: Bersani "Rischio apartheid tra i lavoratori"

ROMA, 26 SETTEMBRE 2014 - Lo spiega in un'intervista all'Huffington Post Pierluigi Bersani, preoccupato che il Jobs Act di Renzi, così congegnato, crei un' "apartheid tra i lavoratori"(fonte Huffington Post). Il terrore di Bersani è che, a parità di mansioni svolte, due lavoratori vengano trattati diversamente. Il margine per discutere c'è, ma è necessaria maggiore apertura da parte di Renzi.[MORE]

Le proposte di Bersani

Per Bersani, è inutile aggiungere un nuovo contratto di lavoro, ma è necessario lavorare su quelli già esistenti. A essere messi in discussione sono gli anni necessari (per il Jobs Act) sul posto di lavoro prima di ottenere delle garanzie.

In più, non è dato sapere quale copertura abbiano le garanzie promesse. La minoranza del PD, rappresentata da Bersani, non vuole toccare l'articolo 18 e starebbe già pensando a nuovi emendamenti da presentare, nonostante le parole di oggi di Napolitano (che aveva affermato che l'articolo 18 fosse da modificare in qualche modo).

Alla domanda del cronista, dove si chiede se la minoranza del PD accetterebbe un rifiuto degli emendamenti da parte del Governo, Bersani risponde che la legge deve dare una direzione per essere votata. Anche per Bersani, mancherebbe nel Jobs Act una riga in riferimento al denaro per gli investimenti: l'esponente politico ricorda come a non tutti sia concesso un finanziamento estero e che quindi sarà necessario verificare se ci sono soldi sufficienti per rifinanziare il Paese dalle aziende, e da loro ai lavoratori.

(Foto roccocipriano.it)

Annarita Faggioni