Economia

Jerome Powell nuovo Presidente della Fed, in arrivo la riforma fiscale

USA, 2 NOVEMBRE 2017 – Si è ufficialmente conclusa la giornata che vede l’incoronazione di Jerome Powell come nuovo presidente della Federal Reserve.[MORE]


Fino all’ultimo, l’oramai ex presidente Yellen, insieme al professore di Economia alla Stanford University John Taylor, l’ex governatore della Fed Kevin Warsh e al direttore del Consiglio economico nazionale Gary Cohn, sono rimasti in coda per la presidenza della Banca centrale americana.


Powell, avvocato di mestiere, sarà il primo presidente della Fed a non avere un dottorato di ricerca in economia negli ultimi 30 anni. "È un uomo forte, determinato e intelligente", ha detto Trump alla Casa Bianca subito dopo l'annuncio, sottolineando che Powell porterà "un'esperienza imprenditoriale unica. Porterà al nostro governo il punto di vista del mondo reale".


I mercati hanno subito lievemente il passaggio di consegna della presidenza da Janet Yellen a Jerome Powell: il dollaro scivola leggermente e i mercati europei trattano deboli. Una scelta, quella del presidente USA Donald Trump, che non fa scomporre i mercati, visto che il repubblicano pare in linea con la precedente governance della Banca centrale americana.


Fino ad ora, due informazioni trapelano dalle dichiarazioni arrivate dalla Casa Bianca. La prima è il riguardo verso i dati economici in tempo reale. Il suo approccio potrebbe essere definito quasi pragmatico, mantenendo l’attenzione alle pressioni sui prezzi, rimanendo sotto il target del 2% e cercando di superare gli ostacoli incontrati dalla precedente amministrazione. La seconda riguarda la politica dei tassi d’interesse. A quanto pare, l’economia americana si prepara ad una ulteriore stretta, rialzando i tassi d’interesse entro dicembre, ritenuta abbastanza solida da poterla sopportare, non prevedendo inoltre degli sconvolgimenti a livello macroeconomico.


Intanto il nuovo presidente si prepara a varare la riforma fiscale repubblicana. Il piano, in via di presentazione, prevede un taglio permanente dell’aliquota fiscale per le aziende dal 35% al 20%. Una riduzione delle aliquote per le persone dal 7% al 4%, con quella massima che rimane invariata al 39,6&, ma viene associata ad un livello di reddito molto più alto (un milione di dollari per una coppia sposata), mentre la più bassa sale dal 10% al 12%. La riforma prevede anche un aumento degli scavi fiscali di 600 dollari, arrivando a 1600, per le persone che hanno figli.


Sugli esuberi di bilancio, gonfiato precedentemente di oltre 4.200 miliardi di acquisti di titoli del Tesoro e derivati immobiliari, Powell si prepara a ridimensionarlo, arrivando a lasciare circa 2.500 miliardi dei 900 lasciati nel periodo pre-crisi.

Giovanni Napolitano

Fonte immagine: ilcorsivoquotidiano.net