Cronaca

Janò-Rumbolotto,Corsi,Costanzo e Mungo replicano a Celia (PD):"Si preoccupi del suo partito"

CATANZARO -Testo integrale della dichiarazione dei consiglieri Antonio Corsi, Sergio Costanzo e dell’ex assessore comunale all’Ambiente Giampaolo Mungo

“Il Partito democratico proprio non vuol rassegnarsi sul fatto che, in appena un mese dalla sua elezione, il presidente della Regione Scopelliti si stia adoperando per il capoluogo molto più di quanto portato a termine dal suo predecessore in cinque anni di legislatura. [MORE]

E non vuole nemmeno rassegnarsi a constatare che i cittadini hanno ormai capito da quale parte sta la buona politica, infliggendo sonore sconfitte alla coalizione di centrosinistra in tutte le ultime competizioni elettorali. Così affida al giovane amico Fabio Celia, segretario cittadino, il compito di dover difendere, a dire il vero con scarsi risultati, l'operato dei propri amministratori nell'ambito della querelle sul finanziamento dei lavori di Janò-Rumbolotto.

E lo fa, innanzitutto, gettando ombre sulle precedenti amministrazioni di centrodestra che non sono supportate da nessun dato certo. Come invece lo sono i numeri. Ecco, allora, che tutti possono farsi un'idea concreta sull'apporto del centrosinistra alla città Capoluogo. L'ex Giunta regionale, ad esempio, ha assegnato fondi per 5 milioni di euro dopo gli eventi alluvionali che hanno colpito Crotone e 4 milioni e mezzo per quelli che hanno interessato il Cosentino.

E per Catanzaro? Appena 160mila euro! Una miseria o no? Non è possibile, tra l'altro, che Celia da un lato bacchetti il centrodestra e dall'altro riconosca alla Giunta Olivo l'impegno nell'aver portato avanti i lavori di consolidamento di Rumbolotto. Perché dovrebbe anche dire che quel progetto è stato voluto e finanziato proprio dai suoi avversari politici e non è stato concluso per le vicissitudini patite con l'impresa che si è aggiudicata i lavori. Vicissitudini cui ha dovuto far fronte anche l'attuale esecutivo, così come ha testimoniato in conferenza stampa il vicesindaco Antonio Tassoni.

Un tentativo, quello di Celia, di distogliere l'attenzione dalle pecche evidenti del suo partito, uscito con le ossa rotte anche dalle scorse regionali quando il proprio candidato alla presidenza, catanzarese, è stato ampiamente distaccato in città dal candidato di Reggio Calabria: Scopelliti che, in barba a tutti i detrattori e a tutte le campagne di delegittimazione di stampo campanilistico, sta dimostrando, con i fatti, di voler bene al capoluogo. Si veda, fra gli altri, l'impegno per salvare la squadra di calcio.

E sulle critiche a Wanda Ferro, beh, parlano chiaro le classifiche di gradimento sugli amministratori. Le ultime, di qualche mese fa, la collocano al quinto posto tra i presidenti delle province italiane: e gli amministratori del Pd che posizione occupano? Alla luce di queste considerazioni, Celia farebbe meglio a interessarsi di altre frane rispetto a quella tragica di Janò. In particolare di quelle che riguardano il suo partito, considerato che è al governo della città soltanto grazie all'appoggio proprio del centrodetsra che, quattro anni fa, non sposò la causa centrista.E soprattutto che, tra meno di un anno, sarà di nuovo all'opposizione. Non facciamo i maghi, ma la gente è stufa della politica pachidermica e non decisionista che caratterizza la sua parte politica.

Dunque, Celia si appresti, più che a fomentare polemiche, ad arginare l'emorragia di voti e anche di militanti che, in queste ore, cercano riparo lontano dal Pd".
(Cn)