Politica

Italicum, tensioni nel PD: Renzi sostituisce i "ribelli"

 ROMA, 21 APRILE 2015 – Nella Commissione Affari Costituzionali è prevista una sostituzione di ben dieci deputati della minoranza PD: lo ha deciso l'ufficio di presidenza a seguito di una riunione, e che di certo non placherà le tensioni già particolarmente accese nel gruppo parlamentare. “Si tratta di una decisione non definitiva”, hanno fatto sapere dal Nazareno, “ma valida solo per l'esame dell'Italicum”. Nel corso della riunione, svoltasi nella serata di ieri, i membri della minoranza del partito hanno sì accettato la decisione, ribadendo però che la sostituzione dei dieci deputati sia “un passaggio indolore”.

[MORE]

L'out out di Renzi della scorsa settimana per quanto riguarda le sorti dell'Italicum aveva provocato l'abbandono dell'assemblea da parte dei dissidenti, e le dimissioni di Roberto Speranza, capogruppo alla Camera; durante la riunione le dimissioni di Speranza non sono state menzionate, né si è pensato a una possibile sostituzione. Fassina così giudica le ultime decisioni del proprio partito: “le sostituzioni in commissione segnano un nuovo arretramento pericoloso della nostra democrazia verso un sistema squilibrato in cui la maggioranza ottiene tutto; è un segnale grave e preoccupante”; Fassina si dice inoltre pronto a non votare le riforme se non saranno approvati alcuni emendamenti.

Critiche dagli altri partiti e nomi dei sostituiti

Piovono critiche dagli altri schieramenti politici; duro il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta, che commenta: “è aberrante, è antidemocratico, è anti regolamenti parlamentari. E questa decisione la dice lunga sulla democrazia di Renzi”. Non da meno il M5S, che da un tweet di Danilo Toninelli spiega la propria posizione: “è inutile partecipare a una farsa con burattini che dicon sì a comando”.

Nel frattempo è prevista in serata una riunione dell'ufficio di presidenza che darà le direttive delle sostituzioni da effettuare. Secondo fonti del Nazareno, ad essere sostituiti saranno: Pier Luigi Bersani, Gianni Cuperlo, Rosy Bindi, Andrea Giorgis, Enzo Lattuca, Alfredo D'Attore, Barbara Pollastrini, Marilena Fabbri, Roberta Agostini e Marco Meloni. Non dovrebbe essere sostituito invece Giuseppe Lauricella, anch'egli della minoranza e sempre molto critico con il testo dell'Italicum.

Foto: corriere.it

Dino Buonaiuto