Politica
Italicum: salta il referendum, mancano firme
ROMA - Il referendum abrogativo sulla riforma elettorale Italicum, non si terrà. Mancano ancora ottantamila firme per raggiungere la cifra necessaria per indire la consultazione e il termine entro il quale devono essere consegnate, il 15 Luglio, è troppo vicino per raggiungere l'obiettivo.
Martedì 5 luglio, il Comitato per referendum abrogativi relativo all'Italicum, attraverso un comunicato, ha rilasciato una dichiarazione nella quale rende note le firme raccolte fino ad oggi, che ammontano a 418.239 per la norma riguardante il premio di maggioranza e 422.555 per i capilista bloccati. Sebbene l'insuccesso, il comitato esalta l'alto numero di firme raccolte ed elogia il grande lavoro svolto da tutti i volontari.
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I promotori sottolineano come la raccolta sia stato ostacolata da modalità "che si possono definire ottocentesche". Una possibile raccolta informatica avrebbe sicuramente aiutato a raggiungere la cifra necessaria ed avrebbe velocizzato tutto l'iter burocratico. Denunciano, inoltre, "l’assenza pressoché totale dell’informazione sulla raccolta delle firme e sulle sue ragioni".
Il lavoro di raccolta firme è stato sostenuto di pari passo con l'iter per sollevare questioni di costituzionalità. La Corte Costituzionale si pronuncierà sull'Italicum il 4 Ottobre. Il comitato promosso da Massimo Villone, Alfiero Grandi e Silvia Manderino ha già dichiarato di voler continuare a lavorare nella campagna per il referendum costituzionale di Ottobre.
Sfuma, quindi, la votazione popolare sull'Italicum, che tornerà alla Camera dei Deputati a Settembre con una mozione di Sinistra Italiana, la quale, riprendendo il pronunciamento della Corte Costituzionale sul Porcellum, solleva forti dubbi di costituzionalità, forte anche delle similitudini con la precedente legge elettorale.
Leonardo Cristiano
immagine da: www.huffingtonpost.it/