Cronaca

Italiani poveri ma belli, sui cosmetici nessun risparmio

Nei momenti difficili, bisogna sapersi tener su, nello spirito, ma anche e soprattutto nel corpo… E’ più o meno quel che pensa un italiano su 3. E nella società dei consumi e soprattutto dell’immagine, forse non dovrebbe meravigliare il fatto che la stragrande maggioranza degli Italiani,i non ostante la crisi, non accenna a diminuire le spese per l’acquisto cosmetici.


Dalla società di consulenza e ricerca Ermeneia è stato elaborato uno studio sull’industria cosmetica per conto di Unipro, l'Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche, [MORE]che fa parte di Federchimica - Confindustria.


Lo studio, presentato alla Camera dei Deputati, e' stato condotto con interviste su un campione di imprese e di consumatori, disegnando un quadro articolato del settore industriale della cosmetica.


Il 74,5% degli italiani non ha diminuito la spesa per la cosmetica nell'anno in corso e prevede di aumentarla nel prossimo anno: fiducia nella ripresa o irresistibile voglia di piacersi? Quel che e' sicuro e' che l'estetica e la cura della bellezza sono importantissimi per quasi sette italiani su dieci, che giudicano irrinunciabile la spesa per i prodotti di cura dei capelli, di cura e igiene del corpo, del trucco, di profumi e deodoranti.


E infatti nell'ambito di una congiuntura spesso drammatica per altri comparti, il settore ha tenuto: il mercato nel 2009 e' cresciuto dello 0,3% e ha raggiunto un fatturato di 9,1 miliardi di euro.


Positivi comunque gli effetti a livello occupazionale: l'industria cosmetica occupa 35.000 addetti ,che diventano oltre 200.000 considerando anche l'indotto e da diversi anni non registra contrazioni sui livelli occupazionali.