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Italia Veloce:Santelli, interventi non incidono gap Calabria

Italia Veloce:Santelli, interventi non incidono gap Calabria. Presidente e Assessore: la Regione farà valere le sue ragioni

CATANZARO, 10 LUG - "La Calabria non può più essere lasciata nel suo atavico isolamento, mentre il Paese aspira a diventare più 'veloce' e più 'connesso' secondo i 'buoni' propositi del Governo. La Calabria affronterà le sue sfide e farà valere tutte le proprie evidenti ragioni". E' quanto affermano, in una nota congiunta, Jole Santelli, presidente della Giunta regionale e l'assessore ai Lavori pubblici Domenica Catalfamo dopo avere esaminato i contenuti del programma "Italia Veloce" illustrati dal Ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli nella conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri sul DL Semplificazioni. "Il documento strategico per le infrastrutture del Paese - sostengono Santelli - riguarda oltre 130 opere, che hanno un obiettivo fondamentale, ridurre le disuguaglianze tra nord e sud e tra est e ovest che in questo paese passano dalle infrastrutture e arrivano alla vita delle persone, e rendere più competitivo il nostro paese e le nostre imprese. Lo stesso si propone di realizzare un Paese più equo e veloce in termini di raggiungibilità rispetto ai tempi di viaggio, un Paese nel quale l'80% della popolazione vive a meno di un'ora da una stazione dell'alta velocità. I buoni propositi vengono tuttavia disattesi quando si arriva alla lettura dell'elenco opere previste e ritenute prioritarie da distinguere, peraltro, tra quelle effettivamente finanziabili e quelle ancora da progettare". Per il presidente della Regione e l'assessore ai Lavori pubblici "se il fine era quello di eliminare il gap storico infrastrutturale tra nord e sud si scopre invece che per la Calabria ad esempio si continuerà a percorrere 30 chilometri in un'ora, dato che di interventi che dovrebbero risolvere l'isolamento della regione non se ne vede traccia, nemmeno per i progetti in attesa di completamento da decenni. Restano fuori la linea ferroviaria ionica con i ben noti interminabili viaggi nelle tratte Reggio-Catanzaro e Catanzaro-Lamezia, per non parlare dell'alta velocità sulla direttrice tirrenica, della statale 106 nell'area meridionale della regione a forte rischio isolamento e priva di alternative, della trasversale delle Serre eterna incompleta e dell'area metropolitana di Reggio Calabria. Né si parla delle disastrate reti stradali secondarie che collegano il territorio interno alle reti primarie e alle ferrovie. I pochi interventi del piano effettivamente dedicati per la Calabria sono puntuali e non incidono sul grave deficit infrastrutturale. La gran parte degli investimenti continua ad essere prevista nelle regioni del centro-nord del paese e in parte nelle restanti regioni meridionali". (