Cronaca

Italia-Serbia, partita sospesa ufficialmente, scontri fuori dallo stadio [FOTOGALLERY+VIDEO]

TUTTE LE FASI MINUTO PER MINUTO

Fuori dallo stadio c'è stato un tentativo di scontro tra le opposte tifoserie e un lancio di bottiglie e fumogeni. E' stato necessario l'intervento delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa e con i mezzi blindati per evitare  che la situazione degenerasse. La celere di Genova ha chiesto rinforzi ai colleghi di Torino e Milano per scortare i tifosi serbi fino alla stazione.

ore 23.41 Testimoni affermano che sia arrivato un treno alla Stazione Brignole per trasferire i Serbi. Tifosi tenuti fermi nel recinto davanti allo stadio 

ore 00.23 Nuovi scontri gravissimi fuori dallo stadio. Le fonti parlano di diversi feriti. Tre uomini delle forze dell'ordine sono stati trasportati in ospedale. Il bilancio dei feriti potrebbe aumentare.[MORE]

GENOVA - Gravi tumulti al Marassi di Genova, dove Italia-Serbia, valida per le qualificazioni agli europei, stenta ad iniziare per i tumulti creati all'interno dello stadio dai tifosi serbi, che non vogliono si disputi la partita. Attualmente le forze dell'ordine sono entrate in campo, ma la tifoseria ospite li fronteggia con cori.
In particolar modo un tifoso sembra al capo della rivolta: dopo aver tagliato con un taglierino la rete di protezione ha incitato i "colleghi" a impedire il regolare svolgimento della partita. 

Due pullman erano già stati segnalati come possibili tifosi pericolosi. E' probabile che molte persone siano quelle che giorni fa protestavano fortemente creando diversi scontri al gay pride e facendo ben 120 feriti. Si sta decidendo se far diputare la partita o meno. Entrano in campo diversi idranti. La polizia irrompe nel settore ospite, prendendo un tifoso e trascinandolo fuori dallo stadio. La situazione non si placa ma i giocatori rientrano lo stesso in campo.

Tifosi serbi tentano di rompere con spranghe e oggetti contundenti le protezioni di sicurezza: distrutti i vetri che separano i tifosi, settori adiacenti si svuotano. Si cerca di creare un varco posteriore per far uscire la tifoseria  serba fuori dallo stadio. Giocatori serbi applaudono ironicamente i propri supporters indicando il numero 3 facendo capire che se la partita non si svolge, si concluderà  3-0 a tavolino per l'Italia.

Ristabilito parzialmente l'ordine, si da il via agli inni nazionali: la partita si gioca, ma dopo 6 minuti, diversi fumogeni in campo, uno dei quali sfiora il portiere Viviano, costringono l'arbitro a sospendere il gioco. Qualche breve consulto tra arbitro e organi competenti e la partita si ferma. Giocatori azzurri applaudono i tifosi e rientrano negli spogliatoi.