Estero

Italia pone veto su Bilancio UE. Renzi: "Nostri soldi per alzare muri"

BRUXELLES, 15 Novembre - La frattura tra Governo italiano e le visioni della Commissione Europea si fa sempre più evidente. Il sottosegretario Sandro Gozi, durante i lavori del Consiglio Affari Generali a Bruxelles, ha dichiarato alla stampa che il Governo italiano ha posto il veto alla proposta di compromesso della Slovacchia sulla revisione del Bilancio pluriennale dell'Unione Europea. Il Governo, infatti, non ritiene accettabile tale compromesso dato che vengono meno le garanzie dei fondi "a favore delle nostre priorità", ovvero immigrazione, sicurezza, disoccupazione giovanile e ricerca.

Il sottosegretario Gozi sottolinea, nella sua dichiarazione, proprio la mancanza di garanzie sui settori i quali sono più cari al Governo: "Abbiamo confermato la nostra riserva sull' adozione del riesame del bilancio multiannuale, che senza l'accordo dell'Italia non può essere adottato perché richiede l'unanimità. Lo abbiamo fatto  perché riteniamo che sia una proposta su cui dobbiamo avere ancora molte garanzie sul reale aumento a favore delle nostre priorità: immigrazione, sicurezza, risorse europee per i giovani, i programmi di successo come Horizon2020 cu cui non possiamo assolutamente accettare dei tagli, e la flessibilità del bilancio europeo per una maggiore capacità di reagire alle crisi.  Non siamo né nazionalisti né populisti. Siamo molto stanchi delle ambiguità e delle contraddizioni europee".

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Si esprime sull'accaduto anche il premier Matteo Renzi, che punta il dito sempre contro la Commissione, rea di voler "lasciare i siciliani a farsi carico dell'immigrazione, di salvare migliaia di vite, di farsi carico delle soluzioni e della complessità della vicenda. E poi riempiono di soldi i Paesi europei che non accettano non soltanto un accordo che loro hanno firmato, ma con i nostri soldi alzano i muri".

Luigi Di Maio, parlamentare Cinque Stelle e Vice Presidente della Camera dei Deputati, ha dichiarato la sua avversione nei confronti della manovra politica del Governo sul Bilancio, non tanto per le modalità quanto per i tempi. Secondo Di Maio, infatti: " [Il veto] è sicuramente una mossa elettorale, Matteo Renzi lo conosciamo. In prossimità delle elezioni, in questo caso nell'appuntamento referendario, abbaia all'UE. Poi, quando finiscono le elezioni, il giorno dopo, cambia subito atteggiamento ed è pro a ogni genere di decisione. Se avesse voluto mettere veramente il veto su qualcosa, lo avrebbe fatto sul Bilancio in altri momenti. [...] In realtà sono le sue trovate mediatiche: lo fa prima, infatti non è neanche un veto, lui lo chiama veto ma in realtà è una riserva e poi tra un po' ci ritroveremo il solito Matteo Renzi pronto a farsi trattare come una colonia dall'UE e da Juncker".

Ivan Korcok, sottosegretario slovacco per gli Affari europei, ha dichiarato di "aver raggiunto un ampio consenso sulla revisione di Bilancio, pur rispettando la riserva espressa dall'Italia, che ha bisogno di più tempo per unirsi al consenso. La proposta, infatti, destina oltre 6 mld di Euro in più per migrazioni, sicurezza, disoccupazione giovanile.

Leonardo Cristiano

immagine da: corriere.it