Economia

Italia declassata. L'Europa contro Berlusconi

MILANO, 21 SETTEMBRE - “La fragilità della coalizione di governo in Italia limita la capacità di risposta dello Stato nell'affrontare una crisi economica e finanziaria”. Questa è la pesante ma senza dubbio realista affermazione di “Standard and Poor's”, che non usa mezzi termini. Infatti ha deciso di declassare il nostro Paese, tagliando il rating sulla capacità dello Stato di far pronte al debito pubblico. Un passo indietro deciso, che prelude a una nuova, futura, possibile retrocessione se il programma di austery varato recentemente dal Governo non coglierà i frutti sperati.[MORE]

Un dito puntato contro Silvio Berlusconi, quindi e la coalizione di maggioranza, che da parte sua respinge ogni accusa e rilancia “le valutazioni di Standard and Poor's sembrano dettate più dai retroscena dei quotidiani che dalla realtà delle cose e appaiono viziate da considerazioni politiche”. Un momento difficile per l’Italia, che è stato ampiamente analizzato anche dalla stampa estera.

Per The Guardian “Italy downgrade adds to eurozone contagion fears”, sottolineando come il contagio nella zona Euro è sempre a rischio; anche il Financial Times è molto chiaro: “Stocks shrug off Italy downgrade”. Oltralpe i titoli sono sufficientemente chiari: secondo Le Figaro l’agenzia di rating è in aperto scontro con il Governo (“S&P: accrochage avec Rome”), mentre Le Monde non lascia spazio a interpretazioni, usando il verbo ‘degradare’: “Standard and Poor's dégrade l'Italie”. In Spagna, dove la situazione economica non appare molto diversa da quella italica, su tutti è chiaro El Pais “España tiene un mes para evitar correr la misma suerte que Italia”.

Eleonora Braghiroli