Cronaca
ITALIA 150, NORD-CENTRO-SUD AUGURI
Napolitano, "Se divisi spazzati via"
ITALIA, 17 MARZO 2011 - Da Nord a Sud l'Italia festeggia il 150esimo anniversario della sua unità, con spettacoli, musei aperti ed eventi in tutta la Penisola. "Se fossimo rimasti come nel 1860, divisi in otto stati, senza libertà e sotto il dominio straniero, saremmo stati spazzati via", ha detto il Presidente Napolitano. Anche il presidente Usa, Barack Obama, ha proclamato a sorpresa il 17 marzo 2011 "Giorno del 150esimo Anniversario dell'Unificazione d'Italia".[MORE]
17:09 - Napolitano: Federalismo rafforzi unità di Stato
''Oggi dell'unificazione celebriamo l'anniversario vedendo l'attenzione pubblica rivolta a verificare le condizioni alle quali un'evoluzione in senso federalistico - e non solo nel campo finanziario - potrà garantire maggiore autonomia e responsabilità alle istituzioni regionali e locali, rinnovando e rafforzando le basi dell'unità nazionale. E' tale rafforzamento, non il suo contrario, l'autentico fine da perseguire''. E' quanto afferma il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, nel suo discorso alle Camere riunite per i 150 anni dell'unità d'Italia.
16.55 - Schifani: Italia con Napolitano
''A 150 anni dall'Unità d'Italia, il Paese si riconosce nelle parole e nell'esempio del primo cittadino, garante dei valori e dei rapporti costituzionali, rappresentante della Nazione, dei suoi principi, delle sue prospettive di crescita e sviluppo''. Con questo omaggio a Giorgio Napolitano è cominciato il discordo del presidente del Senato, Renato Schifani, alla commemorazione solenne del centocinquantesimo anniversario dell'Unita' d'Italia.
16.51 - Fini: nostra democrazia ha radici profonde
La nostra democrazia ha radici profonde. Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha aperto la commemorazione dei 150 anni dell'Unità con un breve intervento in cui parla della coesione nazionale e della bandiera tricolore come simbolo di speranza e di unità.
16.36 - Aula applaude a Napolitano
Tutta l'aula di Montecitorio si è levata in piedi per tributare un lunghissimo, corale applauso al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, entrato nell'emiciclo con i presidenti delle Camere e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
16.34 - Solo 5 legisti durante la cerimonia svoltasi a palazzo Montecitorio
Sono solo cinque i leghisti a partecipare, nell'Aula di Montecitorio, alla solenne cerimonia per i 150 anni dell'Unità d'Italia alla presenza del capo dello Stato. Nell'Emiciclo la Lega è rappresentata dal suo leader Umberto Bossi, dai ministri Roberto Maroni e Roberto Calderoli e dal sottosegretario Sonia Viale. L'unico ''deputato semplice'' della Lega in Aula è Sebastiano Fogliato, componente della Commissione Agricoltura di Montecitorio.
16.11 - Bersani: Lega coerente o vada a casa
''Chi giura sulla Costituzione e sulla bandiera o è coerente o va a casa e il presidente del Consiglio deve rendere conto''. Così, arrivando a Montecitorio per la celebrazione dei 150 anni, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani attacca il Carroccio sulle defezioni dalle celebrazioni per il 150/mo.
16.10 - Bossi: Berlusconi contestato? Peggio per lui
''Peggio per lui''. Così Umberto Bossi risponde ai cronisti a Montecitorio che gli chiedono un commento sulle contestazioni nei confronti del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante le cerimonie di questa mattina per i 150 anni dell'Unità d'Italia. ''Secondo me, in chiesa Berlusconi è stato il più applaudito'', sottolinea invece il ministro Roberto Calderoli.
15.45 - "Italia unita e indivisibile"
''L'Italia è unita e indivisibile. Qualcuno lo ricordi''. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Rosa Iervolino Russo nel corso della presentazione dei due volumi che sono stati realizzati in occasione del 150mo anniversario dell'Unita' di Italia. Il sindaco di Napoli ha voluto ringraziare i curatori delle pubblicazioni - gli assessori Diego Guida e Gioia Rispoli - e la professoressa Emma Giammattei e il professore Giuseppe Galasso che hanno offerto la loro consulenza. Galasso, nonostante un lutto recente, non ha voluto mancare all'appuntamento di questa mattina.
15.35 - A Napoli si festeggia con una torta tagliata a metà
Una grande torta con l'Italia spezzata in due e con su scritto ''via i leghisti dall' Italia'' è stata presentata a Napoli, nello storico caffè Gambrinus, dal maestro pasticciere Massimiliano Rosati. ''Non siamo noi meridionali che dobbiamo andare via dall'Italia, ma i leghisti'' spiega il commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, promotore dell' iniziativa assieme a diverse associazioni meridionaliste''. ''Il nostro sarebbe un Paese più bello e solidale senza di loro - aggiunge Borrelli - Non festeggiano i 150 anni? Bene, vadano tutti a vivere in Austria o in Croazia''.
15.28 - Inno a Fiumicino per 85mila passeggeri
Per celebrare il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia, per tutta la giornata all'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, le note dell'Inno di Mameli risuoneranno nello scalo. L'iniziativa è di Aeroporti di Roma, che ha voluto dare così un segno tangibile della giornata commemorativa agli 85mila passeggeri in transito tra arrivi e partenze.
14.58 - Zaia: so scindere il mio ruolo istituzionale da mia rappresentanza politica
"Pensavo che oggi - ha spiegato Zaia durante una manifestazione per i 150 dell'Unità a Padova - si dovesse parlare di precariato, di posti di lavoro che non ci sono anche qui da noi in Veneto, soprattutto per i giovani, di crisi, di un'Italia che va a due velocita'di un'autonomia differenziata che si può fare e di questa rivoluzione copernicana che e' il federalismo e l'autonomia per i nostri territori". E ai giornalisti che a conclusione della cerimonia gli fanno notare che si era subito tolto la coccarda tricolore dal bavero della giacca, il governatore del Veneto aveva ribattuto "Io so benissimo distinguere il mio ruolo istituzionale da quello della mia rapprsentanza politica".
14.25 - Livorno, alle finestre anche bandiere giapponesi
Tante bandiere tricolori in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, ma anche bandiere del Giappone per un'ideale vicinanza alla popolazione colpita dal terremoto e dallo tsunami. Succede in queste ore a Livorno. Alcune delle caratteristiche bandiere a sfondo bianco con un cerchio rosso sono comparse anche stamani alle finestre degli stabili di fronte alla Terrazza Mascagni dove si sono tenute le celebrazioni ufficiali del 17 marzo, alla presenza del presidente della Regione Enrico Rossi. "Un gesto - ha detto il sindaco Alessandro Cosimi - che conferma lo spirito di generosità dei livornesi, lo stesso dei tanti concittadini che da qui partirono per partecipare alla spedizione dei Mille e unificare l'Italia".
14.00 - A Napolitano messaggi da molti capi di Stato
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sta ricevendo numerosi messaggi di auguri dall'estero. Il Presidente dell'Irlanda, Mary McAleese, nel felicitarsi per la ricorrenza, ha sottolineato come "il 17 marzo è il giorno di San Patrizio, una data di speciale significato per l'Irlanda e per gli irlandesi nel mondo. E il fatto che questa data abbia un posto speciale nel cuore dei nostri due Paesi è un felice richiamo ai legami eccezionalmente forti e amichevoli che ci legano". Il Presidente della Repubblica di Slovenia, Danilo Turk, si è detto "convinto che i buoni rapporti di amicizia fra la Repubblica di Slovenia e la Repubblica Italiana, arricchiti ulteriormente dalle rispettive minoranze, continueranno a consolidarsi". Messaggi anche dal Presidente di Malta, George Abela, dalla Presidente della Confederazione Svizzera, Micheline Calmy-Rey, dal governatore Generale del Canada, David Johnson, da Sua Maestà la Regina Margrethe di Danimarca, dal presidente del Parlamento Europeo, Jerzy Buzek.
13.58 - Obama: la nostra storia è legata a voi
Anche Barack Obama ha scritto a Napolitano un messaggio personale, dicendogli: "Questo anniversario richiama quanto la storia degli Stati Uniti sia profondamente legata alle relazioni con l'Italia, dalla scoperta di Cristoforo Colombo all'alleanza della Nato, al comune impegno di oggi per promuovere stabilità e prosperità nel mondo". Il Presidente Obama ha quindi espresso l'auspicio di "un ulteriore rafforzamento dell'amicizia fra Italia e Stati Uniti negli anni a venire" e ha augurato "in questa storica occasione al popolo italiano molta felicità e prosperità".
13.38 - Italia benedetta
''Invochiamo la benedizione per le nostre anime, le nostre famiglie, per il nostro popolo e per l'Italia''. Con queste parole il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ha chiuso la messa per i 150 anni dell'Unita' d'Italia. Bagnasco ha chiesto ''l'intercessione di Maria'', che e' ''venerata - ha detto - in tutte le nostre contrade, in tutti i nostri santuari che punteggiano il nostro Paese e che sono come un grande abbraccio della madre verso i suoi figli e questa terra benedetta''.
13.10 - Varese, leghisti tolgono il Tricolore dalla loro sede
Avvisati della presenza della bandiera italiana, alcuni leghisti sono arrivati nella sede del partito a Varese poco dopo mezzogiorno e hanno subito tolto il Tricolore che era stato issato con un'asta alla ringhiera del balcone. "E' stata evidentemente una goliardata nei confronti della Lega", ha detto il segretario cittadino Carlo Piatti, in una conferenza stampa improvvisata.
12.40 - Alemanno: voci leghiste poche e condannabili
"Il dato principale della manifestazione è la partecipazione, questa manifestazione non va rovinata nè dai leghisti, che sono voci isolate, assolutamente stonate e condannabili, nè da chi ne approfitta per fare polemica politica". Lo dice il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a margine di un incontro informale in Campidoglio con la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini.
12.34 - Barroso: all'Europa serve un'Italia forte e unita
"Un'Europa forte e unita ha più che mai bisogno di un'Italia forte e unita". E' un passaggio del videomessaggio del presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso. "Questa data rappresenta non solo un avvenimento cruciale nella storia dell'Italia, ma anche una conquista per l'intero continente europeo" dice nel messaggio. Il capo dell'esecutivo europeo ricorda "la lunga e ricca storia" dell'Italia, "il suo immenso patrimonio artistico e culturale" e afferma che "grazie al grande spirito europeista e al suo ruolo chiave di Stato fondatore, l'Italia è diventata protagonista anche della costruzione della casa comune europea".
12.27 - Bagnasco: non retorica, ma preziosa eredità
"Nè retorica nè nostalgia" nel dire "grazie a Dio" per l'Italia, "ma consapevolezza che la Patria che ci ha generato è una preziosa eredità e insieme una esigente responsabilità". Questi sentimenti sono statei espressi dal cardinale Angelo Bagnasco nell'omelia della messa in Santa Maria degli Angeli voluta dalla Chiesa italiana per commemorare i 150 anni dell'unità del Paese, e alla quale partecipano le più alte cariche dello Stato.
12.02 - Bandiera a mezz'asta
"L'Italia, che oggi dovrebbe essere unita, non ci è vicina, per questo tengo la bandiera a mezz'asta, in segno di protesta": lo ha dichiarato il sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis, sottolineando la "sofferenza" degli operatori turistici dell'isola "a causa della presenza di tremila immigrati" che, aggiunge, dovrebbero invece trasferiti altrove.
11.50 - Formigoni: federalismo è il nome nuovo dell'Unità
Nel festeggiare i 150 anni dell'Unità d'Italia il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha sottolineato che i valori risorgimentali si declinano oggi nel nuovo processo che farà della nazione un Paese federale. "Oggi celebriamo l'unità del nostro paese - ha detto -, un Paese a cui oggi vogliamo cambiare la forma mantenendone la sostanza: da stato centralista a stato federalista. Il federalismo è il nuovo nome dell'Unità".
11.38 - E Zaia con la coccarda
IIl governatore leghista del Veneto Luca Zaia ha partecipato oggi a Padova alle manifestazioni organizzate dal Consiglio regionale del Veneto all'Universita' del Bo per i 150 anni dell'Unita' d'Italia esibendo una coccarda tricolore al petto. Ad appuntargliela il presidente del consiglio regionale Clodovaldo Ruffato. ''Sembra che tutti i problemi che ha l'Italia - ha commentato con i cronisti il governatore - si risolvano con il fatto che io mi metta la coccarda''
11.32 - C'è anche Tosi.
Il Presidente della Commissione per la regolamentazione del nucleare USA, Gregory Jaczko, denuncia la gravita' della minaccia posta dalla situazione della centrale nucleare di Fukushima. Secondo gli esperti americani, almeno uno dei reattori della centrale, il numero 4, pone pericoli molto piu' gravi di quanto riconosciuto dal governo giapponese
11.25 - Il ruolo della Sardegna
La storiografia piu' attenta ci ricorda che lo Stato italiano di cui oggi celebriamo l'unita' altro non e' che l'antico Regno di Sardegna, esteso nei confini, variato nei modi e cambiato nel nome. Lo ha sostenuto il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, in un messaggio ''ai Sardi e ai Fratelli d'Italia'' ai quali ha ricordato le tre date storiche 1324, 1861 e 2011.
11.07 - Tricolore a Varese
Una bandiera tricolore è spuntata a sorpresa questa mattina sul balcone della sede della Lega Nord Varese, fatto che sta suscitando la curiosita' dei passanti nella giornata delle celebrazione per le celebrazioni dei 150 anni dell'Italia unita. I locali del Carroccio sono chiusi ma, interpellati telefonicamente alcuni iscritti hanno sostenuto di non sapere nulla della bandiera
11.00 - ...E incoraggiamenti
Il premier entra in auto e dalla folla arriva una serie di fischi. Ma c'è anche qualcuno che si rivolge al premier per incoraggiarlo: ''resisti, resisti'', urla rivolto al cavaliere.
10.53 - Contestato Berlusconi
Fischi e cori all'uscita del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al Museo della Repubblica Romana al Gianicolo. Nella folla non e' mancato chi ha intonato qualche coro nei confronti del premier, urlando ''dimissioni, dimissioni''. Poco prima la gente aveva salutato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con un lungo applauso.
10.38 - Storia condivisa
''E' importante e fondamentale avere una storia condivisa. Dobbiamo essere consapevoli del nostro passato e di chi ha costruito la nostra casa comune. Pensiamo a chi ha costruito il mosaico della nostra storia. E per questo oggi abbiamo l'orgoglio di celebrare questa data''. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio la Russa, intervenendo ai microfoni di 'Italia Anch'io' su Radio 1 Rai per il 150esimo dell'Unità d'Italia.
10.18 - Fischi e polemiche
Fischi insistenti da parte di un gruppo di una decina di aderenti al movimento Veneti-Veneto Stato, hanno accompagnato l'alzabandiera del tricolore che ha dato il via a Padova alle cerimonie per i 150 anni dell'unita' d'Italia. Ai fischi hanno risposto alcuni cittadini, presenti alla cerimonia, che hanno piu' volte gridato ''andatevene'' all'indirizzo dei manifestanti.
10.01 - Napolitano al Gianicolo
Una ventina di colpi a salve sparati dai cannoni, bagno di folla ed applausi per l'arrivo del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano al belvedere del Gianicolo, dove e' stata scoperta una targa della Costituzione. Il Capo dello Stato e' stato accompagnato dai presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e dai rappresentanti delle amministrazioni locali.
09.41 - Stretta di mano
Una stretta di mano e un breve scambio di battute tra il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, e il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante la cerimonia di deposizione di una Corona all'Altare della Patria per le celebrazioni dell'Unita' d'Italia. In attesa che arrivasse il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, Fini e Berlusconi si sono stretti la mano e hanno scambiato qualche parola.06.38 - E' già polemica
Festeggiamenti con polemiche, ieri sera, al teatro Donizetti di Bergamo, durante le celebrazioni del 150/o anniversario dell'Unita' d'Italia: il presidente della Provincia, il senatore leghista Ettore Pirovano, e' stato infatti fischiato dalla platea durante il suo intervento di saluto sul palcoscenico. Il pubblico ha dato vita alla contestazione quando Pirovano, parlando di unita' nazionale ancora ''non perfetta'' e di federalismo, ha ricordato il senso di ''solidarieta' dei bergamaschi'', alludendo alle differenze tra nord e sud Italia. A quel punto molta gente in platea si e' alzata e ha iniziato a fischiare e ad urlare ''Viva l'Italia''.
(tgcom)