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PALERMO, 7 SETTEMBRE 2015 – E’ bastato un rigore trasformato da De Rossi dopo sei minuti dal fischio d’inizio, per permettere alla Nazionale guidata da Antonio Conte di battere la Bulgaria e portarsi in testa alla classifica del gruppo H, a +2 sulla Norvegia, ieri vittoriosa per 2-0 sulla Croazia. Partita non esaltante quella di ieri. Le uniche occasioni degne di nota sono state, gol a parte, il primo rigore messo a segno dal giocatore giallorosso fatto ripetere dall’arbitro (e trasformato comunque al secondo tentativo), e la doppia espulsione che ha visto protagonista lo stesso De Rossi e il bulgaro Mitsanski. Per il resto, capitan Buffon ha festeggiato le 150 presenze con la maglia azzurra nel migliore dei modi, rendendosi protagonista di almeno due parate decisive e salvando di fatto il risultato. Qualche miglioramento rispetto alla partita di Firenze c’è stato. Buona la prestazione della difesa e del sempre più ritrovato El Shaarawy, mentre Candreva è sembrato andare a sprazzi.
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La sensazione generale è che alla Nazionale manchi una certa armonia nello sviluppo del gioco, oltre al fatto che, nonostante la bravura e la generosità di Pellè, forse agli azzurri manchi un centravanti in grado di mettere paura agli avversarsi e fare reparto da solo. Inoltre, è da rivedere la posizione di Verratti. Il calciatore del Paris Saint Germain è un talento straordinario e Conte, forse a causa della presenza in rosa di Andrea Pirlo, lo utilizza più come mezzala, piuttosto che come regista. Ci si domanda il fatto se non sarebbe il caso di provarlo al centro. Probabilmente il c.t. azzurro non lo reputa ancora pronto per quel ruolo. Anche ieri sera infatti, le redini del centrocampo sono state affidate, nonostante l’assenza di Pirlo, non al calciatore abruzzese ma a De Rossi.
Comunque sia, con l’importante vittoria di ieri, l’Italia potrebbe chiudere il discorso qualificazione già nella prossima gara che si giocherà il prossimo 10 ottobre in Arzebaigian, per poi giocarsi, tre giorni dopo, il primo posto del girone a Roma contro la Norvegia.
(Foto: figc.it)
Alessio Crapanzano