Economia

Istat: stabile fiducia consumatori, l'indice fiducia delle imprese sceso lievemente

ROMA, 28 NOVEMBRE - A novembre 2016 il clima di fiducia dei consumatori rimane sostanzialmente stabile attestandosi a quota 107,9 contro i 108,0 di ottobre, mentre l'indice composito del clima di fiducia delle imprese scende lievemente, da 101,7 a 101,4. Lo si apprende dall'Istituto di Statistica Nazionale che quest'oggi ha pubblicato il documento relativo alla fiducia dei consumatori e delle imprese.

"Tra le componenti del clima di fiducia dei consumatori - prosegue l'Istat - il clima economico si mantiene sostanzialmente stabile" mentre la componente futura registra una diminuzione riportandosi sul livello medio del periodo luglio-agosto. Dopo i cali registrati negli ultimi tre mesi, in novembre sia il clima personale sia quello corrente migliorano: la componente personale aumenta da 100,5 a 101,3 e quella corrente passa da 102,8 a 103,7".

Riguardo la situazione economica del Paese si registra una leggera flessione dei giudizi dei consumatori: "scendono lievemente", ha evidenziato infatti  l'Istat. La nota prosegue, affermando che "Le opinioni sull'andamento dei prezzi al consumo, espresse su un arco temporale di 12 mesi (giudizi sui 12 mesi passati e aspettative per i prossimi 12 mesi), sono orientate alla diminuzione: per i giudizi, il saldo passa da -30 a -34 e per le aspettative da -25 a -28. Infine, diminuiscono le aspettative sulla disoccupazione: il saldo raggiunge il valore più basso dallo scorso giugno (da 31 a 28)".[MORE]

Sul fronte delle imprese, invece, nel mese di novembre è stato registrato un peggioramento della fiducia diffuso in tutti i comparti tranne nel commercio. In particolare, passando ad un'analisi delle componenti dei climi di fiducia, nella nota si legge che "nel comparto manifatturiero peggiorano i giudizi sugli ordini" mentre aumentano le attese sulla produzione. "Il saldo dei giudizi sulle scorte rimane stabile. Nel settore delle costruzioni, migliorano i giudizi sugli ordini", ma è da segnalare "un diffuso peggioramento delle aspettative sull'occupazione".

Passando ad esaminare quanto accade nel settore dei servizi, si "deteriorano i giudizi sul livello degli ordini e le attese sull'andamento generale dell'economia". Infine, dalla disamina sul comparto del commercio al dettaglio, si evince quanto segue: "migliorano sia i giudizi sulle vendite correnti sia le attese sulle vendite future. Il saldo dei giudizi sulle scorte di magazzino diminuisce da 10 a 9".

Luigi Cacciatori

Immagine da ilsole24ore.com