Istat, Messina fanalino di coda nella raccolta differenziata
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MESSINA, 27 LUGLIO 2011 - I dati Istat sugli indicatori ambientali hanno evidenziato la città di Messina come maglia nera d'Italia, nella raccolta differenziata; poco importa se a pari merito con Siracusa ed Enna. Adesso bisognerebbe capire le ragioni per le quali il capoluogo peloritano non riesca ad adeguarsi alla legge ed al rispetto dell'ambiente. Potrebbe trattarsi di mancanza di senso civico da parte dei cittadini messinesi o ignoranza delle norme a tutela dell'ambiente che li circonda, o più semplicemente di menefreghismo cronico.[MORE]
E' davvero così difficile far comprendere alla cittadinanza l'importanza di preservare il territorio dall'inquinamento? Tuttavia dovremmo anche valutare che il Comune potrebbe avere la sua bella parte di responsabilità, nel momento in cui i contenitori per la raccolta differenziata non sono distribuiti come dovrebbero e quelli presenti probabilmente non sono operativi. Allora si tratterebbe di una corresponsabilità tra cittadini e amministratori della città dello Stretto.
L'unica certezza è che Messina si distingue, per l'ennesima volta, per demeriti civici, diventando così il fanalino di coda d'Italia, nella speciale classifica. La vergogna dovrebbe essere il sentimento dominante, invece si configura un'imbarazzate silenzio degli amministratori nell'attesa che si plachi il polverone mediatico. Queste prospettive indicano quanto misere siano le possibilità di sviluppo civile per la città, in mancanza di un drastico cambiamento di mentalità.
Fabrizio Vinci