Estero
Israele commemora le vittime dell'Olocausto
TEL AVIV, 28 APRILE 2014 – È cominciato alle 10 di questa mattina, i due minuti di raccoglimento in ricordo delle vittime dell'Olocausto a Tel Aviv, e in tutto il territorio israeliano: intere città hanno interrotto la propria attività e si sono fermate, al suonare delle sirene. Sono seguite poi nel corso della giornata due cerimonie commemorative, la prima allo Yad Vashem, il memoriale dell'Olocausto a Gerusalemme, e la seconda alla Knesset, a Tel Aviv, entrambe presiedute dal presidente Shimon Peres e il primo ministro Benjamin Netanyhau.
[MORE]
A Gerusalemme si è anche espresso parole di elogio per le affermazioni del giorno precedente pronunciate dal presidente palestinese Abu Mazen, che aveva definito l'Olocausto come il crimine più atroce commesso contro l'umanità, aggiungendo che «l'Olocausto è un riflesso dello stesso concetto di discriminazione etnica e di razzismo che la Palestina respinge e combatte». Una dichiarazione che suona come un passo epocale da parte del mondo arabo, nei confronti di un argomento caldo dove il più delle volte è prevalso il negazionismo storico.
Non l'ha però pensata così il premier Netanyhau, che in un'intervista alla CNN ha minimizzato l'intervento di Abu Mazen, definendolo un tentativo di «limitare i danni, per placare l'opinione pubblica internazionale che ha capito che il suo avvicinamento ad Hamas ha dato un colpo micidiale al processo di pace».
Foto: internazionale.it
Dino Buonaiuto