Estero
Islanda, ventenne trovata morta, possibile collegamento con altro caso. Fermati due marinai
REYKJIAVIK, 23 GENNAIO – Birna Brjansdottir, una ragazza islandese di 20 anni sparita nelle prime ore di venerdì 14 gennaio nei dintorni di Reykjavik, è stata ritrovata morta sulla spiaggia vicina al faro di Selvogsviti, a circa 60 km a Sud della capitale. Secondo quanto si apprende, per l’omicidio della giovane sono stati arrestati due marinai della Groenlandia nella cui automobile sono state trovate tracce di sangue compatibili con quelle della vittima. I due, che saranno interrogati in questi giorni, erano sbarcati in Islanda pochi giorni prima, avevano affittato una Kia Rio che si trovava vicino alla ragazza alla stessa ora dell'ultimo avvistamento, ossia attorno alle cinque del mattino di venerdì, come rivelato dalle telecamere di sicurezza.
La giovane aveva comprato un kebab a Reykjavik. Il telefono la localizza fino alle 5:50 presso Hafnarfjörður, il sobborgo dove sono state ritrovate le sue scarpe. Poi di lei si sono perse le tracce. [MORE]
Intanto la polizia islandese starebbe verificando un ipotetico collegamento tra l'omicidio di Birna Brjánsdóttir e l’assassinio di una 17enne Emile Meng, avvenuto l'anno scorso in Danimarca. La ragazza fu ritrovata senza vita mesi dopo essere sparita dalla sua piccola città natale di Kors›r. Secondo il quotidiano islandese online Iceland Monitor i due casi avrebbero alcuni elementi in comune. Il corpo della 17enne venne ritrovato in un lago alla vigilia di Natale a circa 67 km dalla sua casa. Per gli inquirenti il cadavere si trovava in acqua già da diverso tempo prima del suo ritrovamento. Per l’omicidio della 20enne islandese sono stati fermati due marinai della nave groenlandese Polar Nanoq che è giunta in Islanda proprio dalla Danimarca. Il quotidiano però sottolinea che il peschereccio non era ormeggiato in Danimarca quando scomparve Emile.
[foto: tgcom24.mediaset.it]
Antonella Sica