Estero
Isis, il mondo arabo si ribella "i terroristi vanno crocifissi"
IL CAIRO, 4 FEBBRAIO 2015 - La reazione del mondo islamico in merito a quanto accaduto al pilota giordano, il ventiseienne Muadh al-Kassasbeh, non si è fatta attendere.[MORE]
Il primo atto ha visto l'esecuzione di questa mattina, all'alba, di Sajida al Rishawi, condannata a morte insieme ad un secondo prigioniero Ziad al Karbouli, iracheno, esponente di Al Qaeda e collaboratore di Abu Musad Al-Zarqawi. Successivamente sono state diffuse le dichiarazioni provenienti dalla prestigiosa Università sunnita del Cairo, Al-Azhar, dove ha parlato il grande imam Ahmed Al Tayyeb. In un comunicato, l'imam ha espresso la sua indignazione sostenendo la necessità di applicare la legge coranica "per questi tiranni che corrompono e fanno la guerra ad Allah", indicando come punizione esemplare, la crocefissione e, secondo quanto previsto dal Corano, il taglio incrociato della mano destra e del piede sinistro. Continuando ha dichiarato "la Giordania farà tremare la terra" per lo Stato Islamico, immediatamente il re Abdallah, in visita negli Stati Uniti, ha fatto ritorno, non prima di aver concluso un nuovo accordo con gli Usa in rapporto alla cooperazione militare, mediante il quale la Giordania riceverà un miliardo di dollari l'anno, per i prossimi tre anni.
Messaggi di solidarietà continuano a giungere da tutto il mondo nei confronti della Giordania e la famiglia del pilota trucidato, anche il presidente Mattarella esprime la propria vicinanza e "ferma condanna" verso l'efferato gesto. Da Siria e Iraq, i comunicati si addentrano verso l'auspicio di un maggior coinvolgimento della Giordania nel contrasto militare avverso all'Isis e Salman Ben Abdel Aziz, monarca saudita, parla di un assassinio "contrario all'Islam e a tutti i valori dell'umanità".
Fonte foto: emirates247.com
Ilary Tiralongo