Economia

Irpef: contributi partite Iva più ingenti rispetto a dipendenti e pensionati

ROMA, 10 MARZO - L’Irpef, principale imposta versata dai contribuenti, verrebbe pagata di più dai lavoratori autonomi che da dipendenti e pensionati.[MORE]

A rilevarlo è la Cgia di Mestre. A versare l’imposta sono solo le persone fisiche (pensionati, lavoratori autonomi e dipendenti) e, come risulta dalle dichiarazioni dei redditi del 2016, questi soggetti darebbero all'erario oltre 155mld all'anno; l'incidenza di questo gettito sul totale delle entrate tributarie sarebbe pari al 33%.

Si tratterebbe di un divario incolmabile dato che il numero di lavoratori dipendenti e di pensionati è nettamente superiore ai contribuenti con partite Iva. I primi sarebbero 36,65 milioni e verserebbero 127 miliardi di euro (l'81,7% del totale Irpef), i secondi sarebbero 4,66 milioni e darebbero al Fisco 22, 5 miliardi, il 14,5 % del totale.

Se si considera il dato medio di questi contribuenti, ciascuno di essi (artigiani, commercianti, piccoli imprenditori e liberi professionisti), verserebbe mediamente poco più di 4.700 euro di Irpef all'anno, rispetto ai 4.000 euro che mediamente verrebbero prelevati dalla busta paga di un lavoratore dipendente e ai poco più di 2.900 euro che, invece, il fisco incasserebbe da ogni pensionato.

Così il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo: “Abbiamo ritenuto necessario puntualizzare questa questione per sconfessare una tesi sempre più diffusa secondo la quale le tasse in questo Paese vengono pagate principalmente da coloro che subiscono il prelievo alla fonte.

Per carità, nessuno disconosce che tra il lavoro autonomo ci siano delle sacche di evasione o di sotto-dichiarazione che vanno assolutamente contrastate, ci mancherebbe. Questi dati, tuttavia, dimostrano inconfutabilmente che il popolo delle partite Iva dà un contributo significativo alle casse dell'erario ed è mediamente più tartassato degli altri contribuenti".

 

Luna Isabella

(foto da leggioggi.it)