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Iraq: Oltre 3.400 bombe britanniche contro l'Isis
BEIRUT, 27 OTTOBRE - Oltre 3.400 bombe britanniche contro l’Isis in Iraq e Siria.[MORE]
Attualmente l’Isis è in ritirata a seguito dei numerosi bombardamenti statunitensi; è stato calcolato che circa 3.000 militanti sono rimasti uccisi dalle azioni militari della RAF (attuale aeronautica militare del Regno Unito), intervenuta per dare manforte alle milizie statunitensi.
Nonostante sia stato riportato che i soldati dello Stato Islamico abbiano più volte utilizzato i civili come scudi umani, il Ministero della Difesa britannico nega che vi siano vittime tra i civili.
"Le nostre forze armate sono tra le migliori al mondo, e di riflesso tra quelle più in grado di discernere e distinguere gli obiettivi” ha dichiarato il liberale Vince Cable, ex ministro del governo Cameron.
“Tuttavia, anche nel migliore dei casi, è improbabile che non vi siano state anche vittime civili. Il governo deve essere onesto nelle sue valutazioni dei danni causati” ha aggiunto.
A guidare la coalizione vi sono le Forze Armate statunitensi, che hanno invece dichiarato di aver causato tra i civili 786 vittime negli ultimi tre anni di guerra.
I rappresentanti della RAF sostengono di aver preso ogni precauzione possibile per evitare di causare morti tra i civili, ma i bombardamenti britannici tra Siria e Iraq sono stati più di 1.600.
“L'affermazione del Regno unito secondo cui non avrebbero causato morti civili è sempre stata molto difficile da credere, sta diventando assurda" ha commentato Samuel Oakford, rappresentante di Airwars, un’organizzazione che si occupa di monitorare il numero di morti tra i civili causate dai bombardamenti nella regione mediorientale.
Airwars sostiene che le morti causate dai bombardamenti della coalizione siano più di 5.600.
Caterina Presta
(Fonte immagine: ilpost.it)