Estero
Furia Isis: diffuso video della distruzione di Nimrud, attaccate un'ambasciata e una raffineria
NIMRUD, 12 APRILE 2015 – Un’ennesima perdita devastante per il patrimonio artistico mondiale è avvenuta a Nimrud, a nord dell’Iraq, dove i jihadisti dell’Isis hanno distrutto parte dell’antico sito archeologico e mostrato la devastazione in un video diffuso in rete.
Con picconi e frese, i miliziani dello Stato Islamico hanno devastato statue e bassorilievi, mentre un bulldozer ha ridotto in polvere una porzione dell’area archeologica. La devastazione del sito archeologico era stata annunciata a Marzo dal ministero iracheno del Turismo e delle Antichità sulla sua pagina Facebook, ma finora non c’era stata la possibilità di dimostrare con certezza che la distruzione, definita dall’Unesco come un vero e proprio «crimine di guerra», fosse effettivamente avvenuta. La città di Nimrud, così denominata dagli arabi nell’ottavo secolo ma fondata nel tredicesimo secolo avanti Cristo con il nome di Kalhu o Kalkhu, fu scoperta nel 1820 e costituiva un antico sito archeologico assiro di notevole rilevanza artistica e storica. Da quanto si apprende, la distruzione del sito effettuata dallo Stato Islamico non dovrebbe aver risparmiato molti reperti archeologici.[MORE]
Non si ferma comunque l’azione terroristica e distruttiva dell’Isis. Secondo quanto riportato dal ministero degli Esteri di Seul, nel corso della mattinata di oggi alcuni jihadisti armati hanno attaccato l'ambasciata della Corea del Sud a Tripoli, causando almeno due morti e un ferito. Sembrerebbe che siano stati inoltre lanciati una serie di attacchi suicidi contro la raffineria Baiji, il più grande impianto dell’Iraq, che si trova circa 40 chilometri a nord di Tikrit. L’attacco, probabilmente uno dei più violenti finora avvenuti, sarebbe stato portato avanti da tre kamikaze pronti a farsi esplodere ma, stando a quanto riferito dalle forze di sicurezza irachene, solo uno sarebbe riuscito nel suo intento, mentre gli altri due sarebbero stati neutralizzati in tempo. Secondo alcune fonti, almeno 11 miliziani sarebbero deceduti nell’attacco. Sulla rete è stato diffuso un video in cui l’Isis sostiene di aver "preso il controllo del 50% dell'impianto", ma l’esercito iracheno ha affermato di avere al momento il "pieno controllo" dell’intera struttura.
(foto www.ellitoralconcordia.com)
Elisa Lepone