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Iraq: forte scossa terremoto 7,2 a confine con Iran, "oltre 200 Morti e 1700 feriti"

ROMA, 13 NOVEMBRE - Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7,2 della scala Richter e' stata avvertita in Iraq, al confine con l'Iran. Secondo quanto riferito dall'Istituto statunitense Usgs, l'epicentro e' stato localizzato a 32 chilometri da Halabjah, nel Kurdistan iracheno.[MORE]

Secondo il centro di sismografia nazionale il terremoto e' stato di 7,3 gradi e ha colpito l'est dell'Iraq e l'ovest dell'Iran. Secondo il centro di sismografia europeo-mediterraneo, l'intensita' del sisma e' stata invece di 7.6 gradi. L'istituto di studi iraniano ha riferito che l'epicentro del sisma e' stato in Iraq e i centri maggiormente danneggiati in Iran sono le cittadine di Ozgole, Taze' Abad e Bayengan, tutte e tre nella regione di Kermanshah, a maggioranza curda. 

In Iraq il terremoto e' stato avvertito nelle citta' di Baghdad, Najaf, Karbala e Mosul; in Iran a Tabriz, Hamedan, Elam, Khorram Abad, Sanandaj e persino nel porto di Bushehr, sul Golfo Persico. Nelle citta' occidentali di Sanandaj e Ghasr-e-Shirin la gente e' fuggita nelle strade a seguito del sisma. 
 
E' di almeno 214 morti e 1700 feriti il drammatico bilancio del sisma di magnitudo 7.2 che ha colpito la zonadi confine tra Iraq e Iran. Nella provincia iraniana di Kermanshah le vittime sono 207, riferiscono i media locali citando fonti ospedaliere. La cittadina più colpita è quella di Sarpol-e Zahab. Nel Kurdistan iracheno, le vittime sono invece 7, almeno 350 i feriti.

Ministro Interno, bilancio vittime destinato a crescere. L'obiettivo dei responsabili ora è quello di accelerare gli aiuti e di soccorrere le persone rimaste intrappolate sotto le macerie". Così la Guida suprema iraniana Seyyed Ali Khamenei, citato dall'Irna, in un messaggio al Paese. L'ayatollah ha chiesto a Esercito e Pasdaran di intervenire nelle aree colpite dal sisma.

Il ministro dell'Interno, Abdolreza Rahmani Fazli, ha riferito che sono stati allestiti ospedali da campo e di temere per le aree rurali "dove si prevedono altre vittime".