Iran: attrice condannata a un anno di reclusione e 90 frustate
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TEHERAN, 10 OTTOBRE - La libertà d’espressione, in un paese succube del regime dittatoriale tale è l’Iran, si paga cara. Marzieh Vafamer è colpevole di aver recitato in My Teheran for sale, film denuncia che racconta come i giovani artisti vengano ostacoli nel loro paese d’origine. Questa volta la condanna ad un anno di carcere più 90 frustate. Ma la Vafamer non ci sta ed ha già presentato ricorso.[MORE]
Il film, diretto da Granaz Moussavi, aveva già dato del filo da torcere alla giovane attrice. Marzieh, moglie del regista Nasser Taghvai, era già stata arrestata lo scorso luglio per poi essere rilasciata dietro cauzione. Tra le cose contestate il volto scoperto della Vafamer, totalmente libero dal hijab.
Sullo schermo la storia di una giovane attrice a cui non viene permesso di esibirsi in teatro. Dalla proibizione da parte delle autorità alla vita clandestina fino a quando la ragazza non incontra Saman, un connazionale divenuto cittadino australiano che le proporrà una nuova prospettiva di vita. Ma la battaglia per la libertà culturale è ancora lunga.
Cecilia Andrea Bacci