Iran, accordo su nucleare, Obama ringrazia Mosca: "La Russia è stata d'aiuto"
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Iran, accordo su nucleare, Obama ringrazia Mosca: "La Russia è stata d'aiuto"

mercoledì 15 luglio, 2015

WASHINGTON, 15 LUGLIO 2015 - Il presidente Obama, in intervista al New York Times, ha lodato l'attività negoziale svolta dalla Russia al tavolo delle trattative con l'Iran, per il raggiungimento dell'accordo sul nucleare.[MORE]

LE DICHIARAZIONI DI OBAMA

"Putin e il governo russo hanno in questo caso distinto gli ambiti in un modo che mi ha sorpreso" ha dichiarato il presidente americano, spiegando "non avremmo raggiunto questo accordo se non fosse stato per la volontà della Russia di rimanere con noi e con gli altri partner del 5+1 nell'insistere per un accordo solido". Obama si è definito piacevolmente sorpreso del ruolo conciliante (verso i partner occidentali) mantenuto dal Governo sovietico, ruolo che non era di certo dato per scontato, considerando l'ostilità mostrata dall'Orso russo nella situazione ucraina. Ulteriore fonte di "incoraggiamento", secondo quanto riportato dallo stesso Obama, sarebbero state le chiamate con cui Putin, due settimane fa, ha contattato la Casa Bianca, per discutere della difficile, delicata stabilità siriana, nonché del regime di Assad e del suo futuro.

ROHANI E LA VITTORIA POLITICA

Hassan Rohani, presidente iraniano, durante una riunione di gabinetto trasmessa televisivamente, ha parlato dell'accordo siglato a Vienna, come di una "vittoria politica", sostenendo che in ogni accordo sono necessari dei compromessi e che, nel caso di specie, il negoziato è stato utile nel dimostrare al mondo la non pericolosità dell'Iran. Un accordo arduo che, però, potrà essere ricordato come "storico, di cui gli iraniani saranno orgogliosi per le generazioni a venire" ha dichiarato il presidente Rohani.

OBAMA COME REAGAN E NIXON

Tornando in America, alle dichiarazioni presidenziali, sempre al NYT, Obama ha affermato di essersi ispirato, durante la negoziazione, a due storici presidenti statunitensi, Ronald Reagan e Richard Nixon. Pur evidenziando le profonde differenze tra se stesso e i suoi predecessori, il presidente ha sostenuto di aver attinto a quanto riportato dalla storia, in merito all'apertura di Nixon alla Cina (1972) e alla firma degli accordi sul nucleare, tra Reagan e l'allora Urss.

Un accordo, quello con l'Iran, che, ribadisce Obama, non si baserà sulla fiducia quanto sulla verifica, a causa dei "forti sospetti" e dei trascorsi dello stato iraniano.

Fonte foto: airpressonline.it

Ilary Tiralongo


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