Intimidazioni a centro migranti comunità don Giacomo Panizza
Cronaca Calabria

Intimidazioni a centro migranti comunità don Giacomo Panizza

martedì 27 dicembre, 2011

Pasqualino Ruberto (Calabria Etica): a Lamezia serve una mobilitazione sociale e culturale permanente! Ascoltiamo l’appello del procuratore Vitello
Catanzaro, 27 dic. 2011 – “Gli ultimi atti di intimidazione perpetrati ai danni del Centro migranti di Lamezia gestito dalla Progetto sud di don Giacomo Panizza devono far riflettere e indurre tutta la comunità lametina ad avere uno scatto d’orgoglio”. Così, il presidente della Fondazione Calabria Etica, Paqualino Ruberto.[MORE]

“La viltà di gesti non consoni al vivere civile, consumati contro chi opera ogni giorno a favore di soggetti deboli e persone bisognose, e in generale contro commercianti e imprenditori della città di Lamezia - prosegue Ruberto - rappresentano ormai un limite insopportabile. Oltre alla solidarietà, occorre una mobilitazione sociale e culturale permanente senza ipocrisie e senza steccati ideologici.


Lamezia non può più tollerare questo clima di barbarie e inciviltà. Il nostro impegno a sostegno delle vittime del racket e dell’usura in Calabria - aggiunge Ruberto - è stato già reso noto nei giorni scorsi e profuso grazie all’azione di contrasto alla criminalità organizzata portata avanti dalla Giunta regionale guidata dal governatore Scopelliti. In questa sede voglio ricordare che proprio a Lamezia, la Fondazione Calabria Etica ha offerto sostegno all’Ala, l’Associazione antiracket impegnata in prima linea nel contrastare il “pizzo” e l’arroganza delle cosche.


Il sostegno finanziario offerto all’Ala così come alle altre Associazioni impegnate in tutta la Calabria, è finalizzato anche alla costituzione parte civile nei procedimenti penali per i reati di usura ed estorsioni oltre, naturalmente, a sostenere attività di assistenza legale, informazione, consulenza, supporto psicologico attraverso uno specifico programma di tutoraggio sottoscritto dalla vittima o potenziale vittima di racket e usura. Siamo tuttavia consapevoli che, al di là di questa nostra vicinanza concreta, il territorio lametino e calabrese, hanno bisogno della mobilitazione popolare per debellare quei fenomeni che frenano la crescita della Calabria.


Alle istituzioni - evidenzia Ruberto - nonostante la congiuntura economica attuale, spetta il compito di creare occasioni di sviluppo per mettere in moto processi economici virtuosi in un territorio altrimenti in balia dell’opprimente cappa criminale. L’appello che lanciamo come Fondazione - conclude Ruberto - è rivolto a tutte le forze sane della società: dalla classe politica, alla Chiesa, alla scuola, affinché le belle parole e i proclami si possano tradurre in fatti concreti. A tal proposito concordiamo in pieno con le recenti sollecitazioni del procuratore della Repubblica, Salvatore Vitello affinché Lamezia si svegli e reagisca!”.


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